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Modica partecipa a “Science on Stage Festival 2021” con l’artista Jonida Xherri

Attualmente con lo stesso progetto l'artista sta realizzando dei workshop tra Modica e Scicli all'interno del progetto Movimenti 2021

(21 aprile 2021 – progetto – artista Jonida Xherri)

Modica partecipa a “Science on Stage Festival 2021” di Faenza con l’artista e Peer Coach Jonida Xherri, albanese di adozione modicana, selezionata per la sezione “STEM with Arts” con il suo progetto di arte/didattica “Radici fuori Confine”. Attualmente con lo stesso progetto l’artista sta realizzando dei workshop tra Modica e Scicli all’interno del progetto Movimenti 2021.

RADICI FUORI CONFINI di Jonida Xherri:
Migrazioni e Ospitalità, sono parole che vivono in ogni angolo del pianeta, e la botanica è parte fondamentale del pianeta. Immigrazione legato allo spostamento degli uccelli, animali, insetti, natura, piante, persone che sono Ospiti di questo pianeta e viaggiano “oltre i confini” creati dalle persone. Non c’è un inizio o fine dell’immigrazione, perché se immigrare è spostamento e movimento, allora capiamo che non possiamo fermarlo, perché sarebbe come fermare la vita. Il mondo è perfetto ed è un luogo di incontri, ma noi abbiamo creato i confini che valgono solo per i più deboli. Il virus che stiamo vivendo in questo periodo (‪2020-21‬) ha oltrepassato tutti i confini del mondo, facendoci capire che i confini non esistono, pero purtroppo continua ad esistere la differenza/indifferenza che noi abbiamo creato tra le persone.

Proprio nei periodi, che noi siamo stati dentro casa, la natura ha continuato la sua vita, le piante hanno continuato a fiorire, riportando la bellezza delle radici della natura. Per questo ho deciso di lavorare sui fiori, ogni fiore è un seme e una radice, che è nata in un paese ed è stato trasportato e piantato in tanti altri paesi. L’opera che ho iniziato a realizzare (nel marzo 2020) è il mondo visto come un tappeto/labirinto di fiori, all’interno del quale si può camminare e scoprire la storia migratoria di ognuna delle piante. Ogni pianta è di misura 100X70 cm e viene realizzato con la tecnica del ricamo.

I fiori una lingua universale, che rispecchia in modo semplice sia tutto il mondo della natura e della botanica ma ci fa vedere anche l’immigrazione in tutte le sue sfumature, creando una conoscenza generazionale e rappresentando un apertura al futuro, rendendoci liberi dai pregiudizi.

Oltre al messaggio che il progetto vuole dare, è molto concentrato soprattutto sulla ricerca. Ogni pianta ha la sua storia, ci sono piante estinte o quelle in via d’estinzione, ci sono piante che sopravvivono, ci sono piante che hanno bisogno di una certa clima, ci sono piante che possono essere coltivate o quelle che crescono in modo spontaneo, ci sono le piante che anche se coltivate spesso escono dai confini dei giardini diventando anche piante invasive. Sicuramente il mondo delle piante e della botanica è infinito, e ricamando tutte le piante dopo la ricerca è come impreziosirle con una tecnica antica e darli il valore meritato.

Un opera che il corpo umano lo vive in prima persona come vive la natura: amandola, scoprendola, ammirandola, studiandola, un esperienza vissuta tra immagini come mezzo espressivo per comunicare storia e cultura, ma allo stesso tempo anche un opera “Bella” perché ne abbiamo bisogno e la bellezza fa crescere il desiderio di imparare e comprendere. Un mondo-labirinto come luogo di ospitalità e accoglienza, dove le radici si intrecciano senza temere i confini, un intreccio della natura con l’immigrazione e la contaminazione. Un opera per piccoli e grandi, che li trasmette il messaggio di costruire insieme un mondo migliore nel rispetto del passato, presente e futuro.

Oltre all’esposizione in piazza, l’opera si propone soprattutto come progetto didattico da realizzare con le scuole di vari gradi. Si creerà cosi un “ponte didattico” dove la lezione dei studenti si trasferisce dallo spazio interno dell’aula, nello spazio del “mondo-labirinto”, dove l’insegnamento si vive in prima persona.

L’installazione completa, con quasi 100 piante, verrà esposta questo settembre a Faenza all’interno di “Scienze on Stage Festival 2021”.

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