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L’Ust Cisl Ragusa – Siracusa in piazza a Roma per rivendicare le questioni irrisolte nell’area iblea

Il segretario Paolo Sanzaro: “Il nodo infrastrutturale è l’aspetto più rilevante, ma è necessario agire tutti assieme"

(11 febbraio 2019)

Anche la Cisl Ragusa – Siracusa è stata nei giorni scorsi a Roma, nell’ambito della manifestazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil, per protestare e chiedere interventi specifici al Governo nazionale sul fronte della crescita e dell’occupazione. Il segretario dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, ha guidato una delegazione di circa 200 persone tra lavoratori, pensionati e dirigenti sindacali.

“Per quanto riguarda l’area iblea – sottolinea il segretario – abbiamo idee chiare sul rilancio del porto di Pozzallo, dell’aeroporto di Comiso e della rete infrastrutturale le cui maglie dovrebbero diventare più spesse. Perché non è possibile, ma questo è quanto ci ripetiamo da vent’anni a questa parte, che questo territorio non possa contare neppure su un centimetro di autostrada. Ed è quindi chiaro che i lavoratori, le aziende che operano in tale ambito, devono compiere due-tre volte gli sforzi di quelle imprese che si trovano, invece, nel cuore del Paese o, come al Nord, nel cuore dell’Europa. La frattura tra Nord e Sud, purtroppo, è rimasta tale e quale quella di vent’anni fa. Oggi loro parlano dell’alta velocità, noi invece ci confrontiamo ancora con l’assenza della, chiamiamola così, velocità normale. La Rosolini-Modica, la Ragusa-Catania sono essenziali perché farebbero parte di un quadro più complessivo che comprende porto e aeroporto, per non parlare dell’autoporto di Vittoria, anche quest’opera inspiegabilmente non completa. Così come del potenziamento delle ferrovie che si rivelerebbe utile per unire il territorio e agevolare turismo e attività economiche”.

Secondo Sanzaro al di là delle appartenenze, il problema è quello di riuscire a comprendere in che modo è possibile, tutti assieme, rilanciare queste rivendicazioni infrastrutturali rimaste in sospeso. Bisogna riunirsi, confrontarsi, fare delle scelte e, se il caso, fare sentire la voce del territorio nelle sedi competenti. Ma, lo ribadisco, è indispensabile che il suddetto percorso possa essere portato avanti tutti assieme. Ecco perché secondo noi è cruciale che il tavolo operativo promosso dal Libero consorzio comunale torni a riunirsi. Non possiamo sprecare tale occasione in un momento storico come questo in cui è essenziale fare sentire la nostra voce. Iniziative isolate non avrebbero senso. E i riconoscimenti potranno concretizzarsi, in maniera reale ed efficace, solo se ci sarà piena unità d’intenti”.

Comunicato Stampa

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