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Giarratana, perseguitava in modo frequente i sanitari della Guardia medica: arrestato

Dal gennaio 2019 fino all’ultimo 30 ottobre 2019, in diverse occasioni (ben trentasei), si presentava sempre in orari notturni ed in stato di palese ubriachezza, molestando e minacciando i sanitari presenti

(13 novembre 2019)

I Carabinieri della Stazione di Giarratana, a conclusione di un’accurata attività d’indagine, hanno arrestato Cultrera Ignazio Antonello, 51enne, di Giarratana, per i reati di atti persecutori – stalking, lesioni personali aggravate ed interruzione di pubblico servizio.

L’arrestato dal mese di gennaio 2019 fino all’ultimo 30 ottobre 2019, in diverse occasioni (ben trentasei), si presentava sempre in orari notturni ed in stato di palese ubriachezza, presso i locali della Guardia Medica di Giarratana e dell’attigua sede del 118, molestando e minacciando i sanitari presenti.

Nello specifico, una volta fatto accesso all’interno della Guardia Medica fingeva di accusare malanni pretendendo di essere accompagnato in ambulanza presso il pronto soccorso dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa benché non vi fosse né motivo né l’urgenza sanitaria. Infatti lo stesso sistematicamente rifiutava di essere sottoposto alla visita del medico di turno e pertanto, immancabilmente, cominciava ad andare in escandescenza, gettandosi a terra, scalciando e rovesciando tutto ciò che trovava a portata di mano. In altre occasioni permaneva all’interno dei locali per ore, senza giustificato motivo, interrompendo il normale svolgimento del servizio pubblico. In situazioni più gravi invece, con comportamenti violenti ingiuriava, molestava, minacciava, fino ad arrivare ad aggredire fisicamente gli operatori del 118 durante il tragitto in auto-ambulanza da Giarratana a Ragusa. Un atteggiamento reiterato quasi ogni settimana sempre con le stesse modalità, con le medesime condotte violente, con le stesse pretese ossessive di essere condotto tramite l’auto-ambulanza presso il pronto soccorso di Ragusa quasi a volerlo utilizzare come mezzo di trasporto pubblico.

Tutti gli episodi sono stati registrati ed accertati e sono perdurati per ben nove mesi. Le condotte vessatorie, petulanti, minacciose e violente poste in essere dall’indagato hanno determinato nelle persone offese un permanente e grave stato di ansia e di paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità, producendo un indiscutibile e grave pregiudizio alla loro tranquillità, facendo cadere gli operatori in preda ad una quotidiana preoccupazione di rimanere esposti alle intemperanze dello stalker.

Inoltre, i comportamenti messi in atto compromettevano il normale svolgimento del servizio pubblico della Guardia medica e del soccorso d’urgenza prestato dal 118, mettendo a rischio la regolare fruizione di un servizio destinato alle reali situazioni di necessità ed urgenza legate allo stato di salute dei cittadini.

I Carabinieri della Stazione di Giarratana hanno effettuato una mirata attività sia nell’ambito della prevenzione attraverso mirati controlli dei Presidi oggetto di offese concentrati, soprattutto nelle fasce notturne, sia svolgendo una minuziosa attività di raccolta delle diverse testimonianze corroborate anche dai molteplici interventi effettuati dagli stessi Carabinieri allertati di volta in volta al verificarsi dei singoli episodi.

Per tali motivi Cultrera è stato sottoposto alla misura cautelare custodiale degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

“L’arresto dell’uomo che a Giarratana perseguitava i sanitari della Guardia Medica conferma quanto sia tristemente attuale il tema della violenza in sanità e di come sia necessaria un’azione finalizzata al contrasto del fenomeno”. A dichiararlo Rosa Giaquinta, Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Ragusa che proprio sabato scorso ha ospitato un convegno sulla “violenza in sanità” per analizzare, con il contributo di relatori esperti, il fenomeno nelle sue varie sfaccettature. La sicurezza degli operatori sanitari sui luoghi di lavoro, chiamati a salvaguardare la salute di tutti i cittadini, va tutelata. Partendo da aspetti antropologici e psicologici, si sono analizzate le cause, le motivazioni, gli effetti fisici e psicologici della violenza sul personale medico e non, la possibile prevenzione mettendo in atto tecniche comunicative a deterrenza di atteggiamenti aggressivi. Presente al Convegno anche la voce dell’Azienda Sanitaria impegnata nell’offerta di servizi e prestazioni adeguate alle richieste degli utenti, quindi il parere legale a difesa dei diritti dei lavoratori offesi dai fenomeni di violenza. “Nel corso dei lavori – ha commentato ancora  Rosa Giaquinta- è emersa la necessità di sensibilizzare l’opinione corrente sul rispetto di tutti coloro che operano in soccorso ai bisogni di salute”.

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