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Evade il capo della banda delle spaccate, la Polizia lo arresta a casa del nonno la vigilia di Natale

Gabriele Meli era stato ammanettato nell'ambito dell’operazione “Ariete”, che ha portato all’arresto di 11 soggetti per oltre 50 “spaccate” commesse in provincia di Ragusa

(29 dicembre 2018)

Gabriele Meli ci prova, la polizia lo riacciuffa.

Gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa e dei Commissariati di Comiso e Vittoria hanno catturato nuovamente il vittoriese di 20 anni arrestato a maggio del 2018 in quanto a capo della banda che aveva perpetrato decine di “spaccate” utilizzando auto rubate come ariete per sfondare le saracinesche e le vetrine. Meli si trovava in carcere fino a poche settimane fa,  poi il Giudice gli aveva concesso di poter uscire dal carcere per restare in regime di custodia cautelare agli arresti domiciliari presso un centro in provincia di Palermo.

Il giovane, però, si è allontanato arbitrariamente, facendo scattare una vera caccia all’uomo. La Procura della Repubblica di Ragusa (dott. Fornasier) ha concesso immediatamente alla Squadra Mobile iblea  ed agli uomini del Commissariato di Vittoria e Comiso, di effettuare anche attività di intercettazione. Gli investigatori, pochi giorni fa, hanno scoperto che il ragazzo voleva trovare rifugio a casa del nonno a Vittoria, e hanno predisposto un servizio di osservazione della casa familiare. Dopo ore di attesa, gli uomini della Polizia di Stato hanno avuto la certezza di poter trovare all’interno il fuggitivo e hanno pianificato un blitz.

L’irruzione, operata la vigilia di Natale da numerosi uomini della Squadra Mobile e dei due Commissariati che hanno partecipato alle indagini, ha permesso di bloccare Meli in pochi secondi. Una volta ammanettato, il giovane fuggitivo è stato condotto negli uffici della Polizia di Stato della Questura di Ragusa e successivamente nel carcere ibleo, in quanto è stata immediatamente ripristinata la misura cautelare più grave della custodia cautelare in carcere.

Valentina Frasca

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