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Covid-19: rientri dal Nord ‘bomba diffusiva’, controlli e termometri a infrarossi sui treni

Anche il Comune di Ragusa ha predisposto pattuglie di controllo nei vari punti di ingresso in città per il monitoraggio dei rientri

(14 marzo 2020)

La Sicilia si prepara al rientro in massa dei lavoratori emigrati e impegnati nelle fabbriche chiuse nelle varie regioni del Nord, mentre i dati del contagio nell’isola crescono in modo preoccupante e migliaia di arrivi potrebbero essere una bomba sanitaria ad alta diffusività.
Il presidente della Regione Musumeci è intervenuto chiamando il ministro del’interno Luciano Lamorgese e il prefetto di Messina Carmela Librizzi (ex prefetto di Ragusa) per cercare di limitare i danni.
E infatti nella stazione ferroviaria di Messina sono in corso controlli con l’uso dei termometri ad infrarossi per invididuare e isolare subito soggetti con temperatura superiore a 37,5 gradi. Sul posto anche l’equipe di ‘Local team’ che trasmette le immagini in diretta su facebook.
E per potenziare i controlli nella città dello stretto la Sicilia fa ricorso alla ‘riserva della vergogna’, quell’altissimo numero di forestali, ritenuto di matrice clientelare piuttosto che rispondente ad un bisogno effettivo. Ora però le guardie forestali sono state dirottate a Messina: l’emergenza è emergenza.
E anche nelle varie città scatta l’allarme. Il Comune di Ragusa ha predisposto pattuglie di controllo nei vari punti di ingresso in città per il monitoraggio dei rientri e la pressione deterrente sulla necessità del rispetto degli obblighi relativi.
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