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231 kg di marijuana sul tir in partenza per Malta: maxi sequestro al porto di Pozzallo

Un maltese di 32 anni è finito in manette ed è rinchiuso nel carcere di Ragusa. A fiutare la droga, che avrebbe fruttato oltre un milione e mezzo, sono stati i pastori tedeschi Aquy e Primo

(31 gennaio 2019)

Portava con sé quasi 231 Kg di marijuana, destinati all’Isola dei Cavalieri. E’ sicuramente una delle più importanti operazioni antidroga mai concluse in Provincia quella messa a segno nella notte tra il 29 ed il 30 gennaio dalla Guardia di Finanza di Ragusa, con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane di Pozzallo, all’imbarco del catamarano “Jean Da La Vallette” in partenza per Malta.

Un maltese di 32 anni è finito in manette. E’ l’autista del camion a bordo del quale è stato trovato l’ingente quantitativo di droga, e che ora dovrà difendersi dall’accusa di detenzione e trasporto di marijuana. L’uomo è rinchiuso nel carcere di Ragusa.

I Finanzieri della Tenenza di Pozzallo e i Funzionari della Locale SOT si sono concentrati su di lui, autista di una nota società di trasporti maltese, e sul suo autoarticolato, dopo i preliminari controlli di rito che hanno fatto scattare sull’attenti i pastori tedeschi “Aquy” e “Primo”, appartenenti alla Compagnia della Guardia di Finanza di Siracusa. I militari hanno intrapreso, a quel punto, un’accurata attività di perquisizione sulla persona, sui bagagli e sull’intero TIR, completamente scaricato da tutta la merce trasportata, migliaia di chili di derrate alimentari congelate. L’intensa e meticolosa attività di ispezione ha permesso di rinvenire, occultati all’interno di cinque grandi pacchi imballati per spedizioni, ben 114 colli di marijuana, perfettamente sigillati sottovuoto, per un peso complessivo di 230,9 kg.

Le modalità di occultamento e la scelta di un vettore ritenuto “affidabile” avevano chiaramente la finalità di consentire un agevole passaggio ai controlli, confidando probabilmente nel fatto che un TIR commerciale non destasse particolari sospetti circa il carico trasportato. Un campione rappresentativo della sostanza verrà inviato al laboratorio di analisi dell’ASP di Ragusa, per stabilire la valenza del principio attivo della marijuana sequestrata, il cui valore sul mercato clandestino al dettaglio avrebbe potuto fruttare ai trafficanti un guadagno di oltre un milione e mezzo di euro.

Valentina Frasca

 

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