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Giarratana abbraccia la sua Patrona: la festa 2019 va in archivio, appuntamento al 2020

Tra i momenti clou della festa per la Madonna della Neve la “Sciuta” tra il fragore dei fuochi d’artificio e l'esplosione di carta e, in serata, la rievocazione del miracolo della neve con uno spettacolo di luci sulla facciata della basilica

(6 agosto 2019)

Ogni anno, ogni 5 agosto, Giarratana festeggia la sua Patrona. Non è facile spiegare la festa della Madonna della Neve a chi non è giarratanese e a chi non la vive, è la festa di una comunità che rinnova la propria identità grazie all’appartenenza comune, al sentirsi parte di una collettività che rinnova la propria devozione nei confronti della Patrona. Una festa che concentra il suo momento clou nella cosiddetta “Sciuta”, l’uscita del simulacro tra il fragore dei fuochi d’artificio e l’esplosione di carta (quest’anno ad aria compressa). I portatori, come se fosse una sola a mano a guidare questa moltitudine di persone, hanno fatto uscire il simulacro dalla basilica di Sant’Antonio Abate, dopo l’incedere assordante dei tamburi di Giarratana.  Dopo il rito della “Sciuta”, si è avviata la processione per le vie del centro storico, poi il rientro della processione in chiesa Madre e l’omaggio floreale a San Bartolomeo, apostolo patrono di Giarratana e al patriarca San Giuseppe. La festa è proseguita alle 16,30 con il giro per le vie cittadine del corpo bandistico e l’esecuzione di marce sinfoniche in piazza. Alle 17 la tradizionale cena con la vendita all’asta dei doni offerti. Alle 19,30, in chiesa Madre, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Mauro Nicosia, parroco della parrocchia San Paolo apostolo a Ragusa.

Alle 20,30, poi, la processione vespertina alla presenza delle autorità civili e militari. Alle 22,15 l’atto di consacrazione del paese alla Madonna da parte del parroco, don Mariusz Starczewski. Alle 22,30 il tradizionale rientro del simulacro della Madonna della Neve portato a spalla e accompagnato dal canto del “Mater Jubilaei” e dalla rievocazione del miracolo della neve con uno spettacolo di luci sulla facciata della basilica. Quindi la preghiera conclusiva e la riposizione del simulacro nella cappella dell’altare maggiore al canto del Salve Regina. Alle 00:30 in contrada Presti-Cianazzu si è tenuto lo spettacolo pirotecnico a cura della rinomata e premiata ditta Cav. Vito Costa e figli da Barcellona Pozzo di Gotto.

Per l’occasione, il percorso è stato reso ulteriormente decoroso dall’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale nella cittadina iblea, con un’azione di pulizia straordinaria. L’edizione 2019 della festa è andata in archivio, rinnovato l’appuntamento al prossimo anno.

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