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Festa della Repubblica: il 2 giugno celebrato anche a Ragusa, e arriva Giovanni Caccamo

La manifestazione ha avuto inizio dinanzi al Monumento ai Caduti, con la cerimonia dell’alzabandiera la deposizione di una corona d’alloro. I rappresentanti istituzionali si sono poi spostati a Palazzo del Governo

(3 giugno 2019)

Celebrata la 73esima Festa della Repubblica anche a Ragusa, dove ieri mattina ha avuto luogo la tradizionale manifestazione con inizio in Piazza Matteotti in cui, dinanzi al Monumento ai Caduti, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera e successivamente la deposizione di una corona d’alloro. I rappresentanti istituzionali si sono poi spostati presso la Corte del Palazzo del Governo con gli Onori al Prefetto per la lettura del messaggio del Capo dello Stato, l’allocuzione del Prefetto, la consegna di distinzioni onorifiche e la presentazione dell’iniziativa “Adotta un monumento” da parte degli studenti degli Istituti comprensivi “Crispi” e “Berlinguer di Ragusa. Il Prefetto, rivolgendosi ai Sindaci, ai rappresentanti delle Forze di Polizia, a tutte le Autorità presenti, ai docenti e agli studenti intervenuti, oltre a ricordare l’alto significato dei valori rappresentati dal 2 giugno che celebra i mai scontati principi di democrazia e libertà, ha sottolineato i fatti più salienti che hanno contraddistinto l’attività dell’Ufficio del Governo nel corso dell’anno.

Le onorificenze, segnatamente di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, sono state consegnate a Donatello Caruso, Antonio Schiazza, Gianmarco Scrofani e Rosario Sgarlata, ciascuno di essi distintosi per meriti particolari e per le attività svolte nell’ambito dell’amministrazione di appartenenza. La manifestazione si è conclusa con l’Inno Europeo e l’Inno Nazionale, quest’ultimo intonato dalla Fanfara dei Bersaglieri della sezione di Santa Croce Camerina e cantato, insieme agli ospiti, dal noto cantautore modicano Giovanni Caccamo. Gli ospiti sono stati, poi, invitati a partecipare ad un sobrio “brindisi alla Repubblica” nei saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo, ove, al termine della nota poesia “Il mio paese è l’Italia” di Salvatore Quasimodo declamata da Caccamo, accompagnato da una giovane pianista alunna dell’Istituto “Berlinguer”, sono state offerte specialità dolciarie preparate da maestri pasticcieri della provincia.

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