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Al porto di Pozzallo 3,5 milioni di articoli contraffatti e non sicuri: maxi sequestro delle Fiamme Gialle

Giocattoli contraffatti, articoli per la casa ed apparecchiature elettroniche prive dei requisiti minimi di sicurezza erano pronti ad essere distribuiti in occasione delle ormai prossime festività natalizie, creando, oltre ad una situazione di potenziale pericolo, un notevole danno al mercato legale

(26 novembre 2019)

Le Fiamme Gialle iblee hanno operato il sequestro di un ingente quantitativo di merce contraffatta e non sicura che stava per essere immessa sul mercato siciliano. Si tratta di uno dei più ingenti sequestri operati nella Regione negli ultimi anni. Sono, infatti, oltre 3 milioni e mezzo gli articoli rinvenuti dalla Guardia di Finanza dopo un’intensa attività di polizia giudiziaria che ha visto impegnate numerose pattuglie tra Pozzallo e Misterbianco (CT), dove è stato individuato il deposito di stoccaggio della merce. Giocattoli contraffatti, riproducenti alcuni dei personaggi più popolari tra i bambini (Avengers, Pjmasks, Fortnite ed altri), articoli per la casa ed apparecchiature elettroniche prive dei requisiti minimi di sicurezza erano pronti ad essere distribuiti in occasione delle ormai prossime festività natalizie, creando, oltre ad una situazione di potenziale pericolo, un notevole danno al mercato legale. L’attività trae origine da un servizio effettuato, in data 22 ottobre u.s., presso il Porto di Pozzallo nell’ambito dei potenziati servizi di vigilanza volti all’esecuzione di specifici e mirati controlli all’interno dell’area portuale. Nell’occasione, i militari della Tenenza Pozzallo, unitamente a Funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno fermato un autoarticolato appena sbarcato dal catamarano proveniente da Malta, rinvenendo al suo interno oltre 430 mila articoli tra merce contraffatta e giocattoli recanti marchi mendaci, non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza. L’analisi della documentazione di accompagnamento della merce permetteva di accertare che il carico, proveniente dalla Cina, aveva “fatto dogana” per essere immesso sul territorio comunitario a Malta e da lì spedito verso l’Italia dove era destinato ad un’attività commerciale di vendita all’ingrosso di casalinghi e accessori, localizzata all’interno del polo commerciale di Misterbianco (CT) e gestita da un soggetto di etnia cinese. Mentre i finanzieri di Pozzallo, unitamente ai funzionari doganali, procedevano al sequestro del carico e del mezzo utilizzato per il trasporto, un’aliquota composta da militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ragusa e degli altri Reparti della Provincia si dirigeva nel luogo di dichiarato destino della merce per individuare il deposito ed effettuare un approfondito controllo.

All’atto dell’accesso in quella che dall’esterno sembrava una normale attività commerciale, i finanzieri si ritrovavano di fronte una realtà ben diversa. Mimetizzati in mezzo ad altri numerosi capannoni, vi erano infatti tre depositi, per una superfice di migliaia di metri quadrati, stracolmi di cartoni e merce stipata in ogni angolo, di cui una parte appariva della stessa tipologia rinvenuta a bordo dell’autoarticolato fermato al porto di Pozzallo. Venivano pertanto avviate le fasi di rilevamento e campionatura che si sono protratte, ininterrottamente, per oltre due settimane. L’attività svolta ha così consentito di individuare e sottoporre a sequestro, sia penalmente che amministrativamente, 3 milioni di prodotti di ogni genere, tra i quali: orologi e accessori di telefonia contraffatti; prodotti per la casa, apparecchi per illuminazione e addobbi natalizi privi del marchio CE ovvero riportante il marchio China Export, riprodotto in modo molto simile al marchio comunitario in modo da trarre in inganno il consumatore; giocattoli per bambini che riproducevano illecitamente noti brand (Marvel, Disney, LOL e PjMask, etc.); cosmetici e profumi privi di qualsivoglia indicazione circa le origini e la qualità del contenuto; etichette adesive di importanti aziende dell’Hi-tech, pronte per essere applicate illecitamente su apparecchiature elettroniche ed informatiche.

L’operatore economico, risultato già gravato da precedenti specifici per analoghi fatti, non è stato in grado di esibire alcuna documentazione fiscale né amministrativa che giustificasse la legittima provenienza della merce presente all’interno dei depositi. Il soggetto pertanto è stato nuovamente deferito all’autorità giudiziaria per i reati di contrabbando, ricettazione, contraffazione, frode contro le industrie nazionali, vendita di prodotti industriali con segni mendaci (Made in Italy). In aggiunta è stato segnalato alla Camera di Commercio per quei prodotti non in linea con le prescrizioni previste dalle norme relative alla sicurezza. La merce sottoposta a sequestro, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato diversi milioni di euro ed avrebbe creato un notevole danno alla economia legale. Il servizio portato a termine dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ragusa testimonia l’impegno che il Corpo mette nel contrasto ai traffici illeciti su tutto il territorio nazionale, in special modo in questo periodo in prossimità delle festività natalizie, attraverso una attenta vigilanza sulle operazioni commerciali che interessano i porti e le principali vie di comunicazione, per evitare che prodotti non sicuri o contraffatti possano essere immessi in vendita sui nostri mercati.

Comunicato stampa

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