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Strage a Licata, sterminata un’intera famiglia: l’assassino si è poi suicidato

Tra le vittime anche due ragazzini di 11 e 15 anni

(26 gennaio 2022 – Strage – Licata – famiglia)

Strage a Licata, cittadina di circa 35 mila abitanti in provincia di Agrigento. Un uomo di 48 anni, Angelo Tardino, ha ucciso a colpi di pistola il fratello, la cognata e i figli della coppia, di 11 e 15 anni, infine si è suicidato. Teatro della strage una casa in via Riesi, alla periferia di Licata. L’uomo – che secondo le prime informazioni disponeva del porto d’armi, e possedeva un fucile da caccia e alcune pistole – avrebbe estratto la pistola al culmine di una lite per questioni economiche. A dare l’allarme sarebbe stata la moglie dell’assassino. Quando i carabinieri sono arrivati in via Riesi si sono trovati difronte a una scena agghiacciante.Tardino in un primo momento avrebbe manifestato la volontà di costituirsi, ormai braccato dagli investigatori, ma poi avrebbe deciso di farla finita, sparandosi con la stessa arma con cui ha sterminato i familiari.

La Procura della Repubblica sta coordinando le indagini. I vicini di casa sono sotto choc. Hanno sentito prima le urla, come era già accaduto altre volte, e poi i rumori dei colpi di pistola. Il clima era teso da tempo, c’erano state altre liti, non è ancora ben chiaro il motivo, ma nulla che facesse presagire un epilogo così drammatico. La pistola usata per la strage è una calibro 9 regolarmente detenuta da Tardino, poi sequestrata dai carabinieri. Sul luogo della strage ci sono la pm Paolo Metro e il medico legale. L’indagine coordinata dalla procura di Agrigento sta ricostruendo cosa è accaduto in quell’appartamento. I parenti dell’assassino e delle vittime della strage di Licata, nell’agrigentino, si trovano in caserma per accertare il movente della lite che ha portato al quadruplice omicidio e al suicidio di Angelo Tardino.

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