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Santa Croce Camerina si ferma per l’ultimo saluto a Giovanni Rizzo: negozi chiusi, strade vuote e lungo corteo di profondo dolore

Particolarmente commoventi le parole e il gesto dei colleghi

(16 luglio 2022 – Santa Croce Camerina si ferma per l’ultimo saluto a Giovanni Rizzo: negozi chiusi, strade vuote e lungo corteo di profondo dolore)

Ore 10. Santa Croce Camerina si ferma per l’ultimo saluto a Giovanni Rizzo, il 31enne che il 14 luglio ha perso la vita in un tragico incidente mentre percorreva con la sua moto la strada “Malavita” in direzione Ragusa. Negozi chiusi, strade vuote, solo un lungo, infinito corteo di persone a piedi che accompagnano il feretro. Un altrettanto nugolo di persone occupano i fianchi della piazza in attesa del suo passaggio fino all’entrata principale della Chiesa. Il lutto cittadino, emanato dall’amministrazione comunale, ha ricalcalo il comune sentire dei santacrocesi. Tutti i visi, molti dei quali nascosti da mascherine, rivelano occhi attoniti, pieni di lacrime silenziose, perché è il momento del silenzio, quello in cui le parole non sono sufficienti ad esprimere il dolore. Il corteo funebre giunge in Piazza Vittorio Emanuele II alle 10:30, preceduto dai dipendenti dei supermercati Conad, che con la loro divisa da lavoro, una polo rossa, recano un grande manifesto di saluto a Giovanni. Migliaia i fiori ad adornare l’ingresso della Chiesa e l’altare. Padre Salvatore Puglisi ha officiato la celebrazione e, nella sua omelia, ha citato le stesse parole dette da Papa Paolo VI, in occasione della Messa funebre di Aldo Moro. Ha sottolineato quanto sia importante “aspettare in silenzio”, dove il grido ed il pianto si mescolano all’incomprensibilità per un dolore così grande. “Le anime dei giusti sono nelle tue mani, nessuno le toccherà. La giustizia non è intesa in senso giuridico, ma in senso biblico. È giusto chi aderisce al piano di Dio. Umanamente per noi è tutto incomprensibile, ma la tua parola ci conforta” ha aggiunto Padre Puglisi.

Prima dell’uscita dalla Chiesa, una delle colleghe di Giovanni, Assunta Saracino, ha letto una lunga lettera, sottoscritta da tutti i dipendenti Conad, in cui si esprime lo sgomento per la perdita di un giovane allegro, buono, ben educato, che ha saputo dare, nel luogo di lavoro, un tocco di vitalità. Un lunghissimo applauso ha accolto il feretro fuori dalla Chiesa, l’abbraccio di tutta la comunità santacrocese che ha dovuto aspettare all’esterno perché non era possibile accedere dentro. Prima di procedere per il cimitero, dove la salma è stata immediatamente tumulata, il feretro ha fatto tappa di fronte al supermercato Conad di Via degli Archi. Un ultimo saluto al luogo di lavoro dove Giovanni ha dato tanto grazie alla sua personalità vivace e accattivante, un luogo che senza di lui non sarà più lo stesso. Ci stringiamo alla mamma Cettina, al papà Pietro, al fratello Salvo e alla fidanzata Erika in un abbraccio virtuale affinché trovino conforto verso un dolore così devastante.

Antonella Galuppi

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