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Realizzazione di impianti fotovoltaici in centro storico: la proposta per Ragusa Ibla

Il Comibleo presenta al Comune una proposta tesa all’individuazione di siti specifici a Ragusa Ibla

(1 marzo 2022 – impianti fotovoltaici – Ragusa Ibla)

Il Comibleo, in riferimento alla manifestazione di interesse riferita alla deliberazione di Giunta municipale n. 88/2020 e del Consiglio comunale n. 7/2021, ha presentato all’assessore ai Lavori pubblici, ingegnere Giovani Giuffrida, e all’ingegnere Carmelo Licitra responsabile del servizio 3-Energia, una propria analisi sulla questione legata alla realizzazione di impianti fotovoltaici nel centro storico di Ragusa Ibla. “L’allegato A al Dpr n. 31 del 13/02/2017, regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata, prevede, al punto A6 – scrivono dal comitato spontaneo di residenti a Ragusa Ibla – l’installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici, laddove posti su coperture piane e in modo da non essere visibili dagli spazi pubblici esterni; l’installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici, purché integrati nella configurazione delle coperture, o posti in aderenza ai tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda degli edifici. La Regione Siciliana ha recepito il suddetto Dpr 31/2017 con la legge regionale 5/2019. Occorre evidenziare che la magistratura amministrativa in merito alla possibilità di istallazione di impianti fotovoltaici nei centri storici ha più volte sottolineato che numerose costruzioni non sono riconducibili alla categoria di edifici con specifico valore paesistico trattandosi di contesti residenziali costituiti da fabbricati molto eterogenei tra loro, per cui le valutazioni della compatibilità dei pannelli fotovoltaici non possono basarsi sulla salvaguardia dell’integrità dell’edificio secondo un modello edificatorio tradizionale, ma limitarsi a stabilire se le innovazioni inserite nel contesto, siano dissonanti per i cromatismi delle falde, essendo ormai considerate elementi normali del paesaggio. Inoltre, al fine di salvaguardare l’interesse dei cittadini e del contesto storico-artistico del centro storico, si ritiene indispensabile l’adozione di uno specifico atto amministrativo finalizzato alla possibilità d’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle coperture delle costruzioni del centro storico, quali terrazze e falde non visibili dall’esterno. Per tutti questi motivi, si propone di concordare con la Soprintendenza uno studio preliminare di fattibilità degli interventi verificabili sull’aerofotogrammetria del centro storico, in grado di garantire la perfetta integrazione architettonica, tenendo conto che le nuove tecnologie non vengono percepite come fattore di disturbo visivo, bensì come un’evoluzione dello stile costruttivo”.

“Ferma restando l’opportunità di adesione offerta ai cittadini dalla manifestazione di interesse promossa dal Comune, alla quale invitiamo ad aderire – conclude la nota di Comibleo – proponiamo altresì di ampliare i siti del centro storico che si presterebbero per l’installazione dei pannelli fotovoltaici: terrazza dell’asilo di corso XXV Aprile; falda interna del tetto dell’edificio scolastico di piazza G.B. Marini; terrazza dell’edificio comunale di piazza Pola; parte di piazza Dott. Solarino a fianco del serbatoio idrico; copertura del serbatoio idrico di piazza Dott. Solarino; terrazza dell’ospedale Maria Paternò Arezzo; terrazza dell’edificio scolastico del Carmine”.

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