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Ragusa – “La caduta di stile dei consiglieri baroniani che accusano il sindaco di avere dormito per quattro anni”

Chiavola (Ragusa in movimento): "Ma loro dove sono stati?"

(25 novembre 2022 – Ragusa – “La caduta di stile dei consiglieri baroniani che accusano il sindaco di avere dormito per quattro anni”)

“Siamo perfettamente consapevoli che ci stiamo apprestando a vivere una campagna elettorale ricca di colpi di scena, in cui ascolteremo tutto e il contrario di tutto. Ma un minimo di decenza politica, per evitare di coprirsi di ridicolo, sempre politicamente parlando, ritengo che ci voglia”. E’ il commento che arriva dal presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, dopo avere preso atto del commento, diffuso ieri sera, da due consiglieri cosiddetti “baroniani”, perché facenti parte del progetto dell’ex assessore Ciccio Barone, sull’attività amministrativa del sindaco Peppe Cassì. “Al di là del fatto di condividere o meno le riflessioni dei consiglieri Luca Rivillito e Gianni Mezzasalma – afferma Chiavola – non si può fare a meno di riflettere su una cosa, soprattutto quando strigliano il sindaco invitandolo a svegliarsi: ma voi dove eravate sino a un mese fa? E che cosa avete fatto negli ultimi quattro anni? Avete dormito anche voi al pari, stando alle vostre accuse, del primo cittadino? Mi sembra, davvero, che si faccia politica solo per “abbattere” l’avversario e che non si abbia la minima dimestichezza con ciò che ci vorrebbe per rilanciare davvero le sorti di questa città. Due ex sostenitori della maggioranza, come a questo punto sono Rivillito e Mezzasalma, vorrebbero farci credere di avere riacquistato una sorta di “verginità” politica e di essere pronti a battersi il petto dolendosi per tutte le mancanze dell’attuale sindaco. Ma, ribadisco: loro che cosa hanno fatto? Hanno dormito forse più del sindaco, per non essersi accorti di quello che eventualmente stava accadendo, e si sono risvegliati soltanto adesso per un mero tornaconto politico? Ma Barone le legge queste cose prima di farle mettere in bocca ai suoi consiglieri? Oppure, anche lui, è vittima di un attacco narcisistico che gli fa sembrare talmente bello tutto quello che è accanto a lui da non accorgersi quando, come in questo caso, si va a toppare clamorosamente?

“Dicevo, in premessa, che in campagna elettorale possiamo aspettarci di tutto. Ma a tutto, almeno per quanto concerne il metodo, deve esserci un limite. E credo che, almeno in questa circostanza, il limite sia stato abbondantemente superato. Poi, ovviamente, spetterà agli elettori pronunciarsi su ciò che è giusto o sbagliato. E qui di giusto, e di gusto, vedo ben poco”.

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