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Ragusa, immigrazione clandestina: sequestrato rimorchiatore

I fatti che hanno portato all’emissione del provvedimento riguardano lo sbarco di 27 migranti avvenuto lo scorso 12 settembre nel porto di Pozzallo,

(1 marzo 2021 – immigrazione – Ragusa)

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione alle norme del Codice della Navigazione, nella mattinata odierna, un gruppo interforze composto da personale del Nucleo PEF della Guardia di Finanza Ragusa, della Squadra Mobile della Questura di  Ragusa, della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo, del Corpo  delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera di Pozzallo e del Nucleo Speciale di  intervento del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ha dato esecuzione ad un  decreto di perquisizione personale e locale e sequestro nei confronti della società proprietaria ed armatrice del rimorchiatore “MARE JONIO” e di alcuni soggetti, C. G., C. L,  M. A., M. P., risultanti esserne soci, dipendenti o amministratori, di fatto o di diritto. 

I fatti che hanno portato all’emissione del provvedimento riguardano lo sbarco di 27  migranti avvenuto il 12.09.2020 nel porto di Pozzallo, da parte del rimorchiatore “Mare Jonio”, operante per conto della MEDITERRANEA SAVING HUMANS-APS. I 27 migranti erano stati trasbordati in data 11.09.2020 dalla M/N MAERSK ETIENNE, battente bandiera danese, che 37 giorni prima li aveva soccorsi in mare a seguito di evento  SAR disposto dallo stato di Malta ed era in attesa di indicazione di specifico P.O.S. (place  of safety). 

Le indagini fin qui svolte, corroborate da intercettazioni telefoniche, indagini finanziarie e  riscontri documentali, hanno permesso di far emergere che il trasbordo dei migranti effettuato dall’equipaggio della “MARE JONIO” (senza nessun preventivo raccordo con le Autorità maltesi, competenti per l’evento SAR, o con quelle italiane ed apparentemente  giustificato da una situazione emergenziale di natura sanitaria, “documentata” da un report  medico stilato dal team di soccorritori imbarcatosi illegittimamente a bordo del rimorchiatore) è stato effettuato solo dopo la conclusione di un accordo di natura  commerciale tra le società armatrici delle due navi, accordo in virtù del quale la società  armatrice della M/N MARE JONIO ha percepito un ingente somma quale corrispettivo per  il servizio reso. 

Da questa mattina sono in corso a Trieste, Venezia, Palermo, Bologna, Lapedona (FM),  Mazara Del Vallo (TP), Montedinove (Ap) e Augusta (SR), le operazioni di polizia giudiziaria finalizzate a ricercare ed acquisire ogni elemento documentale e/o su supporto  elettronico utile a comprovare i rapporti tra gli indagati e tra essi e la società danese  armatrice della M/N MAERSK ETIENNE, nonché di eventuali altre società armatoriali.

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