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Ragusa, centri commerciali chiusi la domenica?

La proposta della CGIL

(22 ottobre 2020)

“In relazione alla crisi pandemica che sta colpendo il nostro territorio, si intende sottoporre alla sua attenzione la situazione di criticità manifestata dalle lavoratrici e dai lavoratori dei centri commerciali della provincia di Ragusa.
In particolare i lavoratori hanno esternato il loro stato di preoccupazione dovuto al fatto che, sopratutto la domenica, i centri commerciali sono concepiti da molti, come luoghi di ritrovo e passeggio, frequentati al di là delle esigenze di acquisti commerciali. Prova ne è che rispetto al flusso di persone presenti nelle corsie delle strutture in oggetto, gli incassi domenicali sono molto ridotti rispetto ai giorni feriali”.

E’ questa la premessa di una lettera che il segretario generale della CGIL di Ragusa, Peppe Scifo, ha inviato al Prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza nella quale pone al centro dell’attenzione l’annosa questione della chiusura domenicale dei centri commerciali al fine di dare un legittimo riposo a quanti, lavoratrici e lavoratori, in quei centri operano e i magazzini di lavorazione dei prodotti ortofrutticoli, il tutto visto nell’ottica di garantire misure anticovid e alzare così il livello di controllo per la tutela della salute.

Peppe Scifo

“Considerato il lavoro puntuale di questa Prefettura, continua la missiva, pensiamo sia utile sottoporre all’attenzione la possibilità di intervenire, anche attraverso gli altri Enti competenti, e valutare la possibile chiusura domenicale delle suddette strutture, nell’ottica di una valutazione più generale che riguarda i c.d. luoghi della movida. Richiamando l’accordo tra le parti sociali e il Governo del 24 aprile 2020 in materia di misure anticontagio nei luoghi di lavoro vi è la necessità di alzare il livello di controllo al fine di verificare la corretta applicazione dei protocolli da parte delle imprese. Il DPCM del 26/04/2020 assume il protocollo tra le parti e stabilisce che il prefetto territorialmente competente, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure di cui al presente decreto, nonché monitora l’attuazione delle restanti misure da parte delle amministrazioni competenti. Il prefetto si avvale delle forze di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del fuoco e, per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’ispettorato nazionale del lavoro e del comando carabinieri per la tutela del lavoro. Dentro quest’ottica va tenuto alto il livello di guardia sopratutto per le attività commerciali nelle quali è importante regolarizzare i flussi di utenza, a partire dai supermercati/ipermercati della grande distribuzione dove in molti casi non viene attuato ormai da tempo lo scaglionamento degli ingressi. Altre strutture ad alto rischio per le quali occorre avviare controlli sono i magazzini di lavorazione dei prodotti ortofrutticoli dentro i quali ci sono le linee di lavorazione con la compresenza di decine di dipendenti a distanza ravvicinata. La GGIL è impegnata insieme alle lavoratrici e i lavoratori dentro le aziende a monitorare la situazione nelle aziende stesse, affermando la necessità di applicare i protocolli concretamente attraverso uno spirito costruttivo di collaborazione tra imprese e dipendenti per la salvaguardia della salute di tutte e tutti.”

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