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Raddoppio della SS 154: le riflessioni della CNA, aspettando il 17 febbraio

Per far si che sulla vicenda non cali il silenzio, interviene il presidente Giuseppe Santocono: “Sono 20 anni che ci prendono in giro". E lancia l'hashtag #senzaunmetrodiautostrada

(5 febbraio 2019)

Un mese. Stando ai rappresentanti del governo nazionale e ad alcuni sindaci del territorio, in primis quello di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri, entro un mese, a partire dal 17 gennaio, il CIPE tornerà a riunirsi e il progetto per il raddoppio della SS 514 sarà finalmente approvato. Siamo ancora nei tempi, dunque, ma nell’aria un po’ di scetticismo c’è, ed è il minimo alla luce della travagliata storia di questa arteria. Per far si che sulla vicenda non cali il silenzio, interviene oggi il presidente territoriale della CNA di Ragusa, Giuseppe Santocono, che evidenzia come, “quando si parla della Ragusa – Catania, nella mente di un qualsiasi cittadino di questa provincia si genera immediatamente una frase: “Sono 20 anni che ci prendono in giro”.

“Nella storia recente della progettazione stradale – continua – non esiste beffa più atroce. Per trovare conferma basta sfogliare l’album dei ricordi. Li troviamo vent’anni di annunci, di proclami e di foto istituzionali, tante foto, con ministri e sottosegretari di ogni parte politica attorniati da facce pasciute e incravattate. In questi venti anni, su questa infrastruttura, certi pezzi di classe politica locale si sono costruiti una ricca e brillante carriera istituzionale, ma l’opera è rimasta sempre e solo un miraggio”.

Il 20 dicembre scorso Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, in diretta Facebook dichiarava: “La Ragusa Catania è una realtà: nella prima metà di gennaio l’opera sarà approvata”. Tutto era pronto per far partire i lavori? No. Il 17 gennaio scorso l’autorevole comunicazione del ministro veniva smentita da una decisione del CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) il quale, dietro un contrattempo burocratico, bruciava ancora una volta ogni entusiasmo.

“Ci chiediamo – riprende Santocono – ma il lavoro produttivo, quello che crea occupazione e reddito vero, quello fatto dalle tante piccole imprese di questa terra, merita o no questi benedetti (maledetti) 68,7 chilometri di strada? Da anni studi e analisi ci raccontano che la Provincia di Ragusa ha dei buoni indici economici che potrebbero migliorare se ci fossero delle infrastrutture adeguate: cosa si aspetta a far partire quest’opera? Ma questo territorio per quanti anni deve ancora attendere? Quante campagne elettorali si devono ancora fare su quest’opera? Quanti morti dobbiamo ancora contare? Se vogliamo realmente che quest’opera si realizzi dobbiamo richiamare con determinazione ogni tipo di attenzione. Vent’anni per ottenere l’approvazione di un progetto che prevede un tracciato di 68 km di strada sono troppi. E’ venuto il tempo di organizzarsi per sollecitare il territorio. Per noi della CNA il tempo delle attese è finito, la Confederazione è mobilitata ai vari livelli, l’economia sana di questa provincia va sostenuta con scelte chiare, fatti certi e decisioni concrete. Rimanere ancora immobili significa accettare lo stato attuale delle cose, significa continuare a rimanere #senzaumetrodiautostrada”.

Valentina Frasca

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