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Raddoppio della Ragusa – Catania, nuovo stop del Ministero dell’Economia

I Ministri Toninelli e Lezzi garantiscono che il progetto tornerà sul tavolo del CIPE entro un mese e stavolta sarà approvato, ma l'assessore regionale Falcone non è altrettanto sicuro

(18 gennaio 2019)

Raddoppio della Ragusa – Catania, ancora un nulla di fatto. Non è arrivata l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe attesa ieri, perché il Ministero dell’Economia ha presentato nuove prescrizioni tecniche per vederci chiaro in materia di sostenibilità finanziaria dell’opera. In particolare, pare che a non convincere sia il pedaggio previsto: 20 euro circa andata e ritorno.

La Regione ha garantito 4 milioni di euro l’anno per calmierare le tariffe, e il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, rassicura tutti sul fatto che si tratti solo di un rinvio di massimo un mese. Anche il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, garantisce che questo governo ha tutte le intenzioni di realizzare finalmente l’incompiuta, che il progetto tornerà presto sul tavolo del Comitato interministeriale per la programmazione economica, e che i lavori partiranno entro l’anno.

Non è altrettanto tranquillo e ottimista l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Da Palermo, infatti, si spinge per far entrare il CAS nella società che realizzerà l’opera con il 40% delle quote, che, tradotto, significa, 16 milioni di euro, da aggiungere ai 363 che metterà proprio la Regione, a patto, però, che i lavori partano il prima possibile. Trattandosi di fondi Poc, infatti, vanno spesi entro il 2023 o c’è il rischio di perderli.

“Le notizie ricevute nelle ultime ore da Roma in merito alla Ragusa-Catania non erano rassicuranti, e oggi arriva la conferma con la nota inviata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” scrive il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. “La risposta dei Comuni coinvolti – prosegue – non può che essere una: continuare con la strategia portata avanti negli ultimi tempi, facendo sentire unitamente la nostra voce e restando in guardia, ormai scottati da trent’anni di attesa. In questo momento è attivo un coordinamento tra gli attori del nostro territorio per avere maggiori delucidazioni su questa “frenata” che non vogliamo si tramuti in stop”.

Valentina Frasca

 

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