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Pozzallo – Agorà democratica su porto e accoglienza

L'obiettivo è organizzare una conferenza internazionale degli stati di frontiera

Organizzare una conferenza internazionale degli Stati di frontiera, a Pozzallo, tema “La cooperazione in materia migratoria con

i principali Paesi di transito, basata su un nuovo approccio integrato nella gestione dei flussi”. Piano Emergenza Casa: proporre a quanti hanno appartamenti sfitti una possibile collaborazione per garantire una degna sistemazione ai più bisognosi, migranti e non, limitando la presenza dei primi in luoghi angusti e poco confortevoli. Difesa e tutela degli operatori che lavorano al porto. In attesa di un nuovo governo regionale, capire se ci sono ancora i margini per poter recuperare i finanziamenti per il Porto di Pozzallo. Programmare un’agenda di lavoro sinergico per i prossimi anni.

Sono stati questi gli obiettivi che i partecipanti dell’Agorà – svoltasi venerdi 10 dicembre, allo Spazio Cultura Meno Assenza – si sono prefissi, nel corso dell’incontro organizzato dal PD di Pozzallo insieme ai vertici del partito provinciale, alla presenza dell’onorevole Nello Dipasquale e della segretaria del Pd pozzallese, Paoletta Susino.

Presenti diversi relatori: il ministro del Governo maltese, Roderick Galdes, il segretario provinciale de PD, Bartolo Giaquinta, il direttore dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Noto, don Paolo Catinello; i giornalisti Calogero Castaldo e Carmelo Riccotti La Rocca. Ha introdotto la serata, curata e moderata da Paoletta Susino, Daniele Vella, componente della segreteria regionale del PD con delega alle Agorà.

Si è fatto il punto sulla situazione al porto di Pozzallo, dove, nei giorni scorsi, è caduta una torre faro, fortunatamente senza creare danni a persone. “Non è possibile che una infrastruttura di così grande importanza – ha dichiarato l’on. Dipasquale – considerato anche il ruolo che svolge, nel contesto dell’emergenza migranti, per non parlare della sua posizione strategica, nel cuore del Mediterraneo, che “guarda” con interesse all’isola di Malta e ai Paesi del Nord Africa, non sia stata tenuta nella dovuta considerazione dal Governo regionale. La caduta della torre faro, pericolo segnalato a marzo dal sottoscritto in Assemblea Regionale Siciliana mentre si discuteva della Finanziaria regionale, è la cartina di tornasole dell’abbandono della struttura da parte del Comune di Pozzallo, che non ha mai presentato un progetto degno di tale nome, e del governo regionale, che ha spostato l’interesse, anche economico, dal porto di Pozzallo, rimasto senza finanziamenti, al porto di Gela, che ha ottenuto finanziamenti, anche cospicui”.

Dibattuta anche la questione dei migranti sul territorio, con don Paolo Catinello che ha sollevato il problema dell’emergenza abitativa per i migranti. “ C’è un’emergenza abitativa, viste anche le attuali ridotte dimensioni dell’hotspot, dopo l’incendio della scorsa estate. La mia proposta sarebbe quella di poter affittare le case che, per una qualche ragione, non possono essere affittate al fine di poter far interagire queste persone con la comunità locale. Papa Francesco, di recente, si è espresso per una comunione di intenti coi nostri fratelli africani, che passa necessariamente dal vivere quotidiano. Solo l’integrazione può dare ristoro a queste persone, con un tetto sulla testa che significa vera accoglienza”.

Il dibattito è proseguito, poi, con gli interventi da parte di due ex sindaci di Pozzallo, Luigi Ammatuna e Peppe Sulsenti, il consigliere comunale di Pozzallo, Giorgio Scarso, Nicola Colombo, Giovanni Avola (CGIL) e Cristian Ammatuna ex volontario della protezione civile.

“Organizzare una Agorà provinciale sui temi della portualità e della accoglienza, ci ha dato la possibilità di accendere i riflettori nazionali e internazionali su due aspetti di fondamentale importanza: – ha dichiarato la segretaria cittadina, Paoletta Susino nell’esprimere piena soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento e l’alta qualità dei contributi – il primo quello della affermazione e della rivendicazione del ruolo di centralità nel mediterraneo della città di Pozzallo e del suo porto di frontiera, condannata però all’oblio a causa dell’abbandono da parte del governo regionale e delle inadempienze del Comune nel dotare la infrastruttura di un progetto esecutivo; il secondo, relativo alla accoglienza. Partendo dal presupposto che gli hotspots non possono essere la destinazione finale dei migranti che arrivano, occorre individuare ogni possibile soluzione che possa garantire loro innanzitutto dignità. Il necessario rilancio e l’umanizzazione dell’hotspot, su cui tutti siamo convenuti, cui affiancare una rete di ospitalità diffusa, sulla base della proposta di don Paolo Catinello, è la prima risposta concreta alla necessaria affermazione di quel “sistema” di accoglienza integrata e organizzata che sia in grado di conciliarsi perfettamente con le vocazioni e le esigenze di rilancio del territorio. L’impegno ribadito dal Partito Democratico durante l’Agorà è quello di guidare e indirizzare l’azione della politica pozzallese e iblea affinché il rilancio concreto ed effettivo del porto di Pozzallo e il potenziamento dell’hotspot siano, a partire da oggi e per i prossimi anni, al centro di un piano di iniziative programmate col contributo fattivo di tutti. A proposito di questo, sarà nostro impegno cercare di capire come vengono spese quelle risorse che, grazie a un emendamento al Parlamento regionale dell’on. Dipasquale, la città di Pozzallo riceve già da tre anni. Si tratta ormai di un milione e mezzo di euro che, a nostro avviso, andrebbero spese anche per migliorare la macchina dell’accoglienza. I lavori dell’agorà saranno, a breve, disponibili sulla piattaforma www.agorademocratiche.it e sulla pagina del partito democratico. Verrà inoltre, non appena pronto, annunciato un calendario di incontri pubblici e conseguenti iniziative concordate”.

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