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La toccante lettera dello zio di Claudia Cassibba: “Sei arrivata come una tempesta e, come questa, te ne sei andata”

La 21enne è deceduta lo scorso 25 agosto a causa di un terribile incidente stradale nell’Ennese

(10 settembre 2021 – lettera – Claudia Cassibba)

Riportiamo la lettera di Michele Digiacomo, zio di Claudia Cassibba, di Comiso, strappata alla vita anzitempo, a soli 21 anni, il 25 agosto scorso, in un terribile incidente stradale avvenuto in territorio di Enna. Claudia era studentessa di Medicina e Chirurgia all’Università di Enna. L’Ateneo dedicherà a Claudia il 27 settembre, giorno in cui si svolgerà una sessione di laurea.

Claudia, amoruccio mio,

Ti aspettavo, come sempre, insieme ai tuoi nonnini Raffaele e Tina di ritorno dal tuo viaggio a Napoli, non vedevi l’ora di arrivare per raccontarci della tua vacanza col tuo amato Luca e consegnarci i pensierini che avevi preso per noi … ma quella maledettissima telefonata ha distrutto tutto.

Quando ti chiedevo “amore mio quanto mi vuoi bene da 1 a 10?” mi rispondevi, sempre sorridente e con un abbraccio: “11”.

Tutto ruotava intorno a te, la nostra vita era impegnata con l’obiettivo che si potessero realizzare i tuoi sogni, fin da bambina.

Ricordo ancora quando sei nata, Claudiuccia Nostra.

Eri il nostro gioiello più prezioso, la perla più rara di casa Digiacomo.

Nel tempo, hai riempito i nostri cuori con il tuo modo di essere, spensierata e sempre altruista.

Stavo scrivendo la mia tesi di laurea quando sei nata e pur di starti vicino studiavo e scrivevo con te accanto che dormivi tranquilla nella culla.

Siamo cresciuti insieme, sei stata tutto per me.

Con il passare dei mesi e degli anni sei diventata una donna delicata ma fortissima, intelligente e curiosa della vita che affrontavi con determinazione e coraggio.

Di rara bellezza interiore.

Quando hai deciso di diventare medico abbiamo accolto la notizia come una ulteriore  conferma  della tua capacità d’ amore per il prossimo e di rispetto verso gli altri.

Sei arrivata come una tempesta e come questa, all’improvviso, te ne sei andata.

Amoruccio mio.

Ogni giorno con te era speciale, come i tuoi abbracci che duravano anche minuti.

Era il tuo modo particolarissimo di dimostrare l’amore per le persone che ti hanno cresciuto con tutto l’affetto di cui erano capaci.

Immenso, infinito.

Dicevi sempre, io ho due papà: zio Michy e nonno Raffaele, i soli che ho avuto.

Io e il nonno non potevamo essere più orgogliosi di avere una figlia come te.

Donna bellissima e intelligente: sono certo che saresti diventata un eccellente chirurgo come già sapeva chi ti ha seguito negli studi e sul lavoro.

Oggi, con le lacrime agli occhi e il cuore gonfio di dolore acquisisco la consapevolezza che non ci saranno più i cuoricini che giornalmente mi inviavi sul cellulare ma, allo stesso tempo, sento che tu sei accanto a noi.

Ho avuto la fortuna, anche se per un tempo troppo breve, di essere “tuo padre”.

La tua mamma, Gabriella, ci ha regalato la più grande gioia della nostra vita e per questo le saremo sempre grati.

Sempre e per sempre, il tuo zietto Michy

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