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Irsap, “il nuovo commissario non ha i requisiti”: la denuncia del Pd

Scaduto il mandato di Giovanni Perino. La nomina di Giovanni Occhipinti, per il parlamentare Nello Di Pasquale, è irregolare

(21 settembre 2018)

Situazione di stallo all’Irsap. L’ente regionale per lo sviluppo delle attività produttive, istituito con la legge n.8 del 2012 che nei presupposti dell’azione di governo dell’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta (stranamente in accordo con il Movimento 5stelle), avrebbe dovuto cambiare le cose e mettere un freno a condizioni di instabilità. Effettivamente, nell’immediato portò al risparmio di 4 milioni di euro, tagliando 800 posti di sottogoverno, ma poi ha mostrato qualche fragilità.

Il mandato del commissario ad acta, Giovanni Perino, nominato dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano, è scaduto oggi. Perino era riuscito, seppur con non poche difficoltà, a mantenere sulla strada maestra un Ente che, come altre società partecipate, fatica un po’ a svolgere le funzioni affidategli.

La notizia di oggi, però, è quella di un passo indietro verso quella che sembrava essere la strada verso la normalizzazione. Il parlamentare del Pd, Nello Di Pasquale, denuncia illegittimità nella nomina, da parte del Presidente della Regione, Nello Musumeci, di Giovanni Occhipinti come nuovo commissario straordinario dell’Irsap. “La nomina – dice – è illegittima perché, come si evince dal curriculum, non possiede affatto i requisiti previsti dall’art. 3 della legge regionale 19/97, norma che fissa i requisiti che devono possedere i soggetti designati negli organismi di amministrazione degli enti della Regione siciliana”.

Nello Di Pasquale, deputato del Pd

E non è finita qui. Il deputato del Pd rincara la dose sostenendo che “Occhipinti non ha maturato esperienza almeno quinquennale scientifica ovvero di tipo professionale o dirigenziale o di presidente o di amministratore delegato in enti o aziende pubbliche o private di dimensione economica e strutturale assimilabile all’Irsap. Infatti, dall’esame del curriculum, gli enti e le società dove Occhipinti ha maturato esperienze amministrative e gestionali hanno dimensioni economiche e strutturali di gran lunga inferiori”.

Da qui l’invito del democratico al governatore Nello Musumeci a “revocare immediatamente la nomina del commissario, o mi riserverò di mandare tutto alla corte dei Conti al fine di non procurare irreparabili danni all’erario”.

Cristina Lombardo

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