Incidente, persone in mare, ricerche e soccorsi. Ma niente paura! E’ un’esercitazione
Così si addestra il personale navigante e di volo del 41° Stormo di Sigonella
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Ci sono delle persone in mare aperto, nel catanese, che hanno bisogno di aiuto. Sono state vittime di un incidente di volo, il fumo segnala la loro presenza, scattano le ricerche e i soccorsi.
Uno scenario davvero preoccupante, ma, per fortuna, è solo un’esercitazione dell’Aeronautica Militare, condotta nella zona antistante il Centro di Sopravvivenza a mare di Catania. Organizzata dall’Ufficio Sicurezza Volo dell’Aeroporto di Sigonella, con l’ausilio della Capitaneria di Porto di Catania, l’attività è stata effettuata con lo scopo di addestrare il personale navigante e gli equipaggi fissi di volo del 41° Stormo, con l’intervento degli aerosoccorritori e l’impiego di un elicottero del 82° Centro Combat Search and Rescue (C.S.A.R.) di Trapani.
Dopo il briefing teorico degli istruttori e degli aerosoccorritori, il personale è stato condotto nella zona di mare precedentemente individuata dove, a seguito di un incidente di volo simulato, con l’ausilio dell’equipaggiamento di salvataggio in dotazione (giubbetto, zattera gonfiabile e altri), ha effettuato delle prove di acquaticità e consolidato le tecniche di sopravvivenza in ambiente marino ostile. Nella fase successiva si è avuto l’intervento dell’elicottero, che, con il verricello, ha recuperato e portato in salvo tutti i naufraghi. L’esercitazione ha permesso di perfezionare il servizio di Ricerca e Soccorso dell’Aeronautica, capacità che la Forza Armata impiega anche a favore della Collettività, in caso di eventi gravi o pubbliche calamità, 24 ore al giorno e con qualsiasi condizione meteo.
Al termine, il Comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Pilota Francesco Frare, ha ringraziato i protagonisti per l’eccellente esercitazione, e, in particolare, il personale proveniente da Trapani. “Ci si addestra per essere pronti – ha detto – e per impiegare con familiarità gli ausili e i mezzi tecnologici che siamo chiamati a gestire: solo così possiamo fronteggiare al meglio qualsiasi situazione anomala che possa verificarsi al fine di garantire un pronto intervento a salvaguardia delle libere Istituzioni e della Collettività”.
Valentina Frasca