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Ibla Photo Meeting: il “re dei paparazzi” Rino Barillari giura amore eterno a Ragusa

"Spero di tornare quest’estate a Ragusa che mi è sembrata una città meravigliosa"

(25 marzo 2022 – Rino Barillari – Ragusa)

Oltre cinquant’anni di carriera. Con 162 visite al pronto soccorso, 11 costole rotte, 1 coltellata subita, 76 macchine fotografiche fracassate, 40 flash divelti. Ne ha viste di tutti i colori Rino Barillari, il “re dei paparazzi”, ospite d’onore della prima giornata dell’Ibla Photo Meeting che ha preso il via ieri a Ragusa. “Sono orgoglioso – ha detto Barillari ai partecipanti al workshop – di essere meridionale e di essere un paparazzo. Porto avanti il nome dei paparazzi, che è un po’ fotografo e un po’ giornalista, a tutti i livelli. Anche favorendo l’uscita dei nostri scatti nei musei internazionali. Amo la vita e spero di tornare quest’estate a Ragusa che mi è sembrata una città meravigliosa”.

Il workshop, organizzato dallo studio Momm e dal Centro di aggregazione culturale di Ragusa, con il patrocinio del Comune di Ragusa e del Libero consorzio comunale, è rivolto ai fotografi professionisti del wedding ma non solo. Oggi, la seconda giornata dei lavori che sarà caratterizzata, tra l’altro, dal talk sul libro “Il valzer di un giorno” di Franco Carlisi con la presenza dell’autore all’auditorium San Vincenzo Ferreri, a partire dalle 15,30. Mentre questa mattina di grande interesse la lezione con Fabio Mirulla, fotografo dell’anno Fearless. Domani, poi, la presenza dell’altro grande ospite dell’Ibla Photo Meeting, Settimio Benedusi, che sarà protagonista di un talk dalle 18 alle 20 sempre all’auditorium Ferreri. In mezzo, le lezioni dei master che illustrano ai partecipanti il loro modo di intendere le foto nel settore wedding. “E’ proprio su ciò che stiamo puntando – dicono Antonio Bonifacio e Amedeo Fusco, i due promotori del workshop – perché riteniamo che a Ibla ci siano tutte le carte in regola per potenziare ulteriormente questo particolare settore della fotografia. Ci prefiggiamo di apportare il nostro contributo per fare in modo che la città antica di Ragusa possa essere scelta da un numero sempre maggiore di persone provenienti da tutto il mondo”.

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