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I paradossi del green pass nel mondo dei trasporti

La L.A.A.I.S (che in tanto sul tema ha diffidato Mario Draghi): "Il tema non è essere favorevoli o meno al vaccino, ma poter esercitare liberamente la propria scelta come prevede la Costituzione"

Prosegue la battaglia della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S., che in poco tempo ha registrato già molte adesioni. Il tema della battaglia è quello del Green Pass:

“A pochi giorni dall’applicazione dell’obbligo del Green pass, previsto per il primo settembre –
dichiara la Presidenza dell’associazione, rappresentata dall’avvocato Tania Andreoli-  la
confusione regna sovrana, anche nelle stanze del diritto. Molti saranno gli autisti siciliani, ma
anche di altre Regioni d’Italia, che si licenzieranno spontaneamente o che verranno ingiustamente
sospesi, e così pure i padroncini, perché il tema non è essere a favore o meno del vaccino, bensì
poter esercitare liberamente la propria scelta, come prevedono la Costituzione italiana (art. 32) e il
Regolamento Eu nr. 953/2021 (art. 36)”

Il paradosso risiede nell’ultimo provvedimento a firma Mario Draghi, dove per le tratte sullo
Stretto di Messina, a dire del Governo, in quanto brevi, non saranno necessari né tamponi né
certificato verde per qualsiasi tipo di viaggiatore.
Inoltre, pare vi sia una speculazione in corso da parte di taluni armatori navali del Nord, al fine di
accelerare la vaccinazione anche tra autisti e logistici, in violazione delle deroghe sacrosante
previste per chi svolge viaggi per assicurare servizi e forniture.
“Siamo veramente desolati per il trattamento che ci riservano – lamenta il Vice Presidente
Giuseppe Neri, impegnato in prima linea per difendere la categoria – e trovo assurdo che vi siano
differenze tra le persone, a seconda delle tratte e degli armatori utilizzati. Molti di noi
appenderanno la patente professionale al chiodo, così molte persone forse capiranno cosa
significa. Sono rammaricato per l’assenza della politica e delle Istituzioni in cui ho sempre riposto
la mia massima fiducia, ma noi resisteremo ed andremo avanti ad oltranza!”.
La Presidente di L.A.A.I.S., Tania Andreoli, si è già attivata con YLVA JOHANSON, membro
della Commissione Europea Trasporti e sta esercitando forti pressioni affinchè qualche
parlamentare intervenga con una mozione. “In questo gran fermento elettorale, la nostra speranza è che la politica romana e qualche personaggio “nuovo” di buona fede voglia veramente sposare la nostra causa, partendo dal presidio degli autisti e degli autotrasportatori siciliani al porto di Civitavecchia, che si terrà nella
prima decade del mese di settembre -conclude Andreoli-, sarebbe altresì curioso sapere cosa accada in quel dello Stretto di Messina da godere di particolari privilegi e grazie da parte del Governo Draghi….

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