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Green pass, “minaccia l’incolumità e la psiche”: da Ragusa denuncia contro Draghi

Depositata alla Procura di Ragusa querela contro il governo per le norme sul Green pass

(9 febbraio 2022 – Green pass – Ragusa – denuncia)

Una denuncia contro il governo Draghi è stata presentata alla Procura della Repubblica di Ragusa. I firmatari sono diversi e il primo è Giovanni Bracchitta che rappresenta un gruppo di persone che si dicono indignate per la politica attuata dall’esecutivo nazionale sul green pass. «Siamo un gruppo di cittadini uniti da un ideale comune che si chiama dignità – si legge nella nota del gruppo-. Una parola che forse oggi ha perso il suo valore, ma che noi sentiamo viva in ognuno. Infatti, a motivo di questo, oggi ci siamo riuniti per presentare una denuncia contro il governo Draghi, da liberi cittadini che vogliono osservare la legge, ma nel contempo chiedono che gli vengano riconosciuti i diritti sanciti dalla Costituzione quali: il diritto al lavoro, il diritto di usufruire dei trasporti pubblici, il diritto di entrare nei pubblici uffici o in negozi, bar, ristoranti; diritti che oggi vengono negati a chi non è in possesso di un codice chiamato “green pass”.Tale strumento sanitario è stato pensato per limitare una pandemia che oggi non c’è più e usato invece come strumento di coercizione, imposto con un ricatto per poter avere quei diritti che lo stato dovrebbe invece tutelare». Il gruppo, insomma, chiede che la Procura indaghi Draghi e i suoi ministri per i reati previsti dagli articoli 612 bis e 613 bis del Codice Penale, ovvero perché con le norme sulla certificazione verde – intese dai firmatari come una vera e propria minaccia – mette ansia e paura ai cittadini al punto da ingenerare un fondato timore per l’incolumità e perché, agendo con crudeltà cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale.

«L’art. 32 della Costituzione è vero che specifica che un trattamento sanitario può essere imposto per legge – scrivono i denuncianti- ma è altresì vero che continuando afferma che la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Questo limite – aggiunge Giovanni Bracchitta – è stato violato. Oggi sono qui presenti persone vaccinate e non, per dimostrare che il vaccino è un mezzo per raggiungere un fine, il green pass, che viola la libertà di scelta e il rispetto della persona umana».

Fonte: La Sicilia

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