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Gli stracci blu che hanno contribuito alla prevenzione. Baky, un rugbista tra i sanitari in lotta contro il Covid

Baky Meïté, nato in Francia da genitori immigrati della Costa d’Avorio, ha condensato in un libro l’esperienza vissuta durante il lockdown. Giocatore di rugby a livello professionistico, ha sperimentato in prima persona che, durante il periodo kdel Covid-19, anche i gesti più semplici e scontati potevano contribuire a salvare tante persone.

Nel 2020 Baky, di ritorno da un viaggio in Brasile, è rimasto bloccato dal lockdown a Parigi e in quel periodo ha deciso di rendersi utile facendosi assumere da una ditta di pulizie che operava in un ospedale parigino. Così ha indossato la divisa, un camice simile a quello degli operatori sanitari, e munito di stracci blu e disinfettante è stato adibito alla pulizia di interruttori, passamano e maniglie, tutti quei posti più insidiosi, perennemente in contatto con le mani di migliaia di persone. Da questa attività, apparentemente banale, è nata la sua consapevolezza di contribuire in modo fattivo alla prevenzione. Una goccia nel mare, insieme a tante, che sebbene fuori dai riflettori, avevano il potere di salvare tante vite. In quell’occasione, la sua esistenza si è incrociata a quella di numerose persone. “Baky ha indossato le vesti del puliziere solo per un paio di mesi, forse pochi, ma sufficienti perché queste pagine possano essere sfogliate come tante fotografie di persone, oggetti, ambienti, per non dimenticarli” come si legge dalla prefazione del libro dal titolo GLI STRACCI BLU, edito da Operaincerta. L’autore, la prossima settimana, sarà a Ragusa per presentare il suo libro, mercoledì 26 aprile alle 18:30 presso il Centro Commerciale Culturale.

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