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Contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura: domani a Ragusa la presentazione di “Nuove Radici: coltiviamo diritti”

Ecco gli obiettivi e i beneficiari del progetto

(15 giugno 2022 – Contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura: domani a Ragusa la presentazione di “Nuove Radici: coltiviamo diritti”)

Si svolgerà domani, giovedì 16 giugno, alle ore 11.30 presso contrada Magní a Ragusa, la conferenza stampa di presentazione del progetto di agricoltura sostenibile “Nuove Radici: coltiviamo diritti”. Saranno presenti S.E. rev. il Vescovo mons. Giuseppe La Placa, S.E Giuseppe Ranieri Prefetto di Ragusa, Giusy Agnello Questore di Ragusa, Michela Bongiorno, Dirigente dell’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione Siciliana, il presidente della Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa, Renato Meli, in qualità di ente capofila, Salvatore Maio di “Oxfam intercultura”, Giuseppe Ferro di “Terre senza frontiere”, Giovanni Di Natale Sindaco di Acate, Maria Rita Annunziata Schembari Sindaco di Comiso, Giuseppe Cassì Sindaco di Ragusa, Francesco Aiello Sindaco di Vittoria, un rappresentante istituzionale del Comune di Santa Croce Camerina e le associazioni aderenti al progetto. 

L’attività è finanziata dalla Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Ufficio Speciale Immigrazione nell’ambito del progetto Progetto P.I.U. Su.Pr.Eme. (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento), e co-finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e dall’Unione Europea, PON Inclusione Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

Si tratta di una delle cinque iniziative di co-housing e co-produzione finalizzate alla realizzazione di progetti pilota di agricoltura sociale innovativa che si realizzeranno mediante l’avvio di nuove imprenditorialità quale forma di accoglienza e inclusione socio lavorativa di soggetti provenienti da paesi terzi per il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura.

Sono previste attività di orientamento e formazione degli utenti, con il fine ultimo di sviluppare in loro progettualità e autonomia verso l’autoimprenditorialità: azioni mirate per esplorare percorsi realisticamente percorribili di cooperazione e dialogo tra i diversi soggetti nel territorio, con l’obiettivo di dimostrare la fattibilità e la sostenibilità economica di soluzioni alternative al lavoro irregolare. Il progetto viene portato avanti da una partnership composta dalla Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa, “Oxfam intercultura” e “Terre senza frontiere”.

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