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“Canto la mia idea di arte”: la palermitana Giulia Mei in finale a Roma, per il premio De Andrè

Intervista alla cantautrice che ama Vecchioni, ha un album in uscita, e dei talent dice: "Maneggiamoli con cautela"

(15 novembre 2018)

Progetti a lungo termine, un album in uscita e la finale a Roma, il 24 novembre, per il Premio De Andrè. La palermitana Giulia Mei canta, scrive i suoi testi e li accompagna al pianoforte attraverso un sound intimo e discreto. Le sue canzoni parlano di sogni, di libertà, di energia e il suo modo di raccontarle riprende i grandi miti della musica italiana.

Il cantautorato, come racconta lei stessa, è qualcosa di viscerale, nato spontaneamente dalla sua penna quando ha iniziato a scrivere. “Sono sempre stata fedele a me stessa e alla mia idea di arte e di musica – ci racconta Giulia – non potrei accettare di produrre qualcosa che non sia mio. Mi confronto spesso con il mio produttore o la mia band, spesso anche con la mia famiglia, ma mi piacerebbe collaborare con qualche autore o autrice”.

Tante le influenze che hanno segnato il suo percorso artistico e musicale: insomma ‘Tutta colpa di Vecchioni’, come recita il titolo di uno dei suoi brani di maggior successo, ma non solo. Dello stesso artista ha, infatti, avuto l’onore di aprire un concerto e conoscerlo così personalmente. “Il suo modo di scrivere – afferma – ha sempre mosso la mia anima e mi ha dato qualcosa di prezioso, ma va detto anche che ci sono moltissimi altri cantautori e autori che mi hanno ispirata”.

Quanto ai talent, Giulia non li condanna e non li assolve, ma ritiene che sia necessario “saperli maneggiare con cautela, per evitare di farsi male”. Nel tempo libero ama ascoltare e scoprire nuovi stili musicali, pur restando sempre salda alla sua fede. Fede che porterà sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, per provare a conquistare il premio Fabrizio De Andrè, con ‘Vivi, c’hai la vita, deficiente!’ alla presenza di una giuria d’eccezione: da Dori Ghezzi nel ruolo di presidente a Luisa Melis, da Massimo Bonelli a Dario Salvatori, passando per Giordano Sangiorgi, Lucio Leoni e Mattia Marzi. Un inno alla bellezza della vita, per sottolineare ogni giorno quanto sia preziosa nella sua semplicità. Giulia Mei non si esibirà sul palco da solista, ma con la sua band: Vittorio Di Matteo alla chitarra, Massimo Provenzano al basso, Giorgio Di Maio alle tastiere e Ferdinando Piccoli alla batteria.

Una destinazione importante carica di orgoglio ed emozione, ma non certo una meta. Nel 2019 uscirà il suo primo album, prodotto a Roma da Edoardo De Angelis. “I prossimi mesi saranno pieni di meravigliose novità – ci confida la pianista -. Tutto il lavoro e la fatica del mio percorso sono ripagati dalla meraviglia di un sogno che piano piano esce dalla mia testa e va ad abitare la realtà, e questa è una cosa troppo bella ed emozionante per poterci rinunciare.”

Gaia Di Giorgio

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