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Burgio – Convegno scientifico su censimento e monitoraggio della beccaccia

Ormai da 30 anni il piccolo comune agrigentino accoglie gli appassionati delle prove di selezione zootecnica canina delle razze da ferma

(22 dicembre 2021 – Burgio – beccaccia)

Il 10 dicembre 2021, a Burgio, si è svolto il workshop sulle ultime considerazioni in merito alla presenza della beccaccia (Scolopax rusticola) nel territorio della R. N. O. Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio. Il luogo non è stato scelto a caso: ormai da 30 anni (come specificato da Francesco Messana, già Ispettore Superiore del Corpo Forestale Regione Sicilia) il piccolo comune agrigentino accoglie regolarmente gli appassionati delle prove di selezione zootecnica canina delle razze da ferma poiché la sua foresta è “il più grande serbatoio di beccacce della Sicilia, dopo i Nebrodi” (dott. Osvaldo Ernandez già direttore sanitario di Trapani). Nel corso della suddetta giornata, l’osservazione in situ ha permesso di rilevare circa 15 uccelli involati e ciò è testimonianza della “bontà del territorio” (dott. Antonino La Barbera, presidente Associazione Beccacciai e Perniciai).  È stata usata l’app MYENCI strumento messo a punto da ISPRA e da ENCI e la scheda di censimento predisposta dal Prof. Spanò.

Presso la sala convegni “M. A. Riggio” dell’ex Casello Ferroviario del borgo, famoso per le sue ceramiche e per le campane, si sono confrontate tra loro le voci appartenenti a vari e illustri ospiti. Organizzatori e curatori dell’incontro sono stati il Gruppo Cinofilo Trinacria Delegazione E.N.C.I (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), l’Associazione Beccacciai e Perniciai, con il patrocinio del Comune di Burgio. Cerimoniere dell’evento e moderatore della discussione è stato Francesco Messana, fortemente impegnatosi affinché il workshop avesse luogo, nonostante le condizioni meteo avverse che hanno purtroppo impedito a molti ospiti di essere presenti. Tra questi: il  dott. Walter Carlisi (magistrato di sorveglianza presso l’ufficio di sorveglianza di Agrigento), dott. Antonino  Colletti (già direttore dell’Azienda Foreste Demaniali), Gerlando Cuffaro (Commissario Superiore del Corpo  Forestale R.S.), l’architetto Giuseppe Mazzotta responsabile WWF area mediterranea, dott. Alessandro Tedeschi (titolare del progetto Scolopax Overland un nuovo studio sulla migrazione della Beccaccia  tramite ausilio  di dispositivo satellitare), Sergio Lazzaretto (delegato E.N.C.I.), Emilio Gagini (distributore ufficiale per l’Italia dei satellitari  della DogTrace), e il dott. Giancarlo Bravaccini di Forlì, che ha comunque omaggiato gli altri ospiti facendo recapitare una lettera di saluti e di in bocca al lupo, letta ai presenti dal consigliere comunale di Burgio Maria Concetta Bellavia.

burgio - beccaccia

Tanti gli ospiti intervenuti. Ad aprire la discussione è stata l’Assessore al Territorio e alla Zootecnia, Vincenza Turrisi, la quale ha portato i saluti del sindaco di Burgio (dott. Francesco Matinella) e dell’Amministrazione tutta. A seguire l’onorevole Michele Catanzaro, deputato della Regione Sicilia che vista la storica ed importante attività di censimento e monitoraggio dello scolopacide ha manifestato la sua più totale collaborazione.

Unico comune denominatore degli interventi in sala è stata la parola «tutela», termine che oggi più che mai viene pronunciato da tutti, non soltanto dai cosiddetti «grandi del pianeta» ma anche da ogni singolo cittadino che ha a cuore la salute e il destino della nostra cara amata Terra. E la tutela dell’ambiente e di qualsiasi specie in esso vivente, nel nostro caso la beccaccia, è possibile soltanto attraverso la messa in opera di una serie di atteggiamenti e di strumenti precisi. Essa è il risultato di un progetto in cui credere fermamente (Marco Ragatzu naturalista e fotografo) e da portare avanti altrettanto fermamente nonostante le avversità (Michele Pizzuto, presidente del Gruppo Cinofilo Trinacria) imposte da una burocrazia spesso tiranna e da un atteggiamento di “ostruzionismo strumentale” (dott. Ernandez). Tale progetto non soltanto deve essere attuato e portato avanti grazie a un lavoro di squadra che vede coinvolti – in questo caso specifico – le associazioni cinofile, quelle ambientaliste e le istituzioni, che all’unisono incoraggiano scelte coraggiose (dott. Luca Gazzara, già Commissario del parco dei Monti Sicani oggi presidente del forum  del contratto di fiume alto Belice  sinistro), ma non deve nemmeno prescindere dalla sensibilizzazione, rivolta soprattutto ai nostri ragazzi e da fare pertanto nelle scuole (dott. Calogero Munisteri, conduttore). Se vogliamo che ci sia tutela, dobbiamo imporre delle norme e fissare dei limiti perché la regolamentazione non è controproducente, anzi è un bene ed è a favore di tutti (dott. Domenico Macaluso, direttore scientifico del settore Mare del WWF Siciliana Mediterranea).

Per questo motivo la Regione Sicilia, tra le varie disposizioni in materia, ha decretato che il prelievo venatorio consentito dal relativo calendario va ristretto tra l’1 e il 10 gennaio e, più precisamente, nei giorni 2, 8 e 9 gennaio 2022; decisione degna di merito secondo La Barbera. In ultimo, ma decisamente non meno importante, vi è la conoscenza dell’ambiente che ci circonda: “se non si conosce l’ambiente non lo possiamo tutelare” e “la natura va fruita con la cultura” (Gazzara). A tal proposito, è stata consegnata ai partecipanti una dispensa in cui sono presenti tre pubblicazioni (Prime considerazioni sulla migrazione autunnale 2022 della Beccaccia a cura del prof. Spanò, La realtà: Beccaccia, periodo riproduttivo, chiusura della sua caccia. L’esperienza francese a cura di P. Vignac, F. Ricaud e S. Spanò, Confronto con la realtà siciliana di Antonino La Barbera) che gettano maggiore luce su questo straordinario uccello e che concernono in particolare le cause della diminuzione della popolazione di beccacce nidificanti in Svizzera e Inghilterra, il periodo di riproduzione (facendo anche un accenno alla letteratura beccacciaia di riferimento), lo svernamento, i calendari europei sulla chiusura della caccia (con riferimento specifico al caso francese) e infine le ricerche, gli strumenti e la legislazione in territorio siciliano.

Un argomento importante e che è stato più volte ribadito nel corso della discussione riguarda la distinzione tra caccia e bracconaggio, quest’ultimo a gran voce condannato. La tutela passa anche e soprattutto attraverso l’eliminazione di quei comportamenti vili e decisamente dannosi per l’ambiente, per gli animali e – in ultimo – per l’uomo (come, appunto, il bracconaggio) e la promozione di quei comportamenti che invece si possono considerare virtuosi, come ad esempio le prove zootecniche di selezione canina per i cani da ferma, in quanto non arrecano danno al contesto ambientale e nemmeno al cane e alla selvaggina di confronto (la beccaccia o la coturnice). Pertanto, è necessario sviluppare un approccio nuovo e diverso da parte dei più nei confronti sia della selvaggina sia della caccia cosiddetta “responsabile” volta a mantenere gli equilibri naturali (dott. Domenico Rizzuto, geologo e consulente ambientale). Infine, un forte e deciso accento è stato posto dal dott. Ernandez sui disastri provocati dagli incendi boschivi che purtroppo continuano ad avere un ruolo rilevante nella distruzione del nostro pianeta. Al termine del riuscito convegno l’ispettore Francesco Messana ha omaggiato i relatori e gli ospiti della serata con bottiglie di profumato olio evo, offerto dall’azienda agricola Anna e Gianni Latino di Villafranca Sicula, con le deliziose arance dell’azienda agricola Cinzia e Ignazio Zito di Ribera e con le famose ceramiche della bottega di Paolo Caravella di Burgio.  La serata per tutti gli intervenuti si conclude gustando i magnifici e prelibati prodotti del buffet preparato da Le Folie di Maria ed Andrea Graci di Villafranca Sicula.  Nel corso della giornata, degno di nota l’intervento del giovane studente di medicina Giorgio Sciascia che ha prontamente svolto servizi di primo soccorso, durante un piccolo incidente, al monitoratore ufficiale Roberto Bottino.          burgio - beccaccia                               

(Maria Concetta Bellavia  – Francesco Messana)       

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