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Alla Mini Transat 2019 il Circolo della Vela Sicilia e la Start up Ocore

Al timone del mini 6.50 Alessandro Torresani con il Guidone CVS Agostino Randazzo: “Uniamo sport e innovazione”

Si avvicina la data della partenza della Mini Transat 2019, la celebre regata transatlantica di poco più di 4000 miglia che si svolge in solitario, e che si tiene ogni due anni su barche di sei metri e mezzo, partendo dalle coste atlantiche francesi per arrivare fino ai Caraibi, con un solo stop alle Canarie, senza la possibilità di collegamenti con la terraferma.

Il percorso di gara.

A partecipare, tra le 84 barche tra serie e prototipi, anche il mini 6.50 del Circolo della Vela Sicilia. La qualificazione a questo tipo di competizione è assai impegnativa: devi aver maturato 2500 miglia, di cui 1000 senza assistenza e senza scalo e 1500 miglia in regate di classe nel corso dell’anno precedente alla Mini Transat. Un traguardo egregiamente raggiunto dallo skipper Alessandro Torresani.

Alla storica regata transatlantica c’è tanto di Palermo; non solo il mini 6.50, l’imbarcazione scelta dal Circolo della Vela, e il suo skipper ma anche la start up Ocore che si è occupata di realizzare la stampa 3D dell’imbarcazione.

Agostino Randazzo presidente Circolo della Vela Sicilia.

“Per il nostro circolo è una soddisfazione doppia prendere parte a questo progetto – dice il presidente del Circolo della Vela Sicilia, Agostino Randazzo – sia perché si tratta di una collaborazione con una start up che ha già portato a casa un premio per l’innovazione, e in un mondo come quello della vela sempre alla ricerca di nuove soluzioni la nostra unione non può che portare buoni frutti, ma anche perché la partecipazione alla MiniTransat è già di per sé motivo di orgoglio, vista la lunga tradizione di questa regata”.

La start up Ocore è stata fondata da Daniele Cevola, Francesco Belvisi e Mariga Perlongo. “Con il Circolo della Vela Sicilia siamo entrati subito in sintonia – dice Daniele Cevola – sappiamo che il circolo darà il guidone a Luna Rossa e per noi non c’era occasione migliore di questa per essere supportati da un circolo così importante per una sfida così prestigiosa. La nostra start up, a dicembre del 2017, ha vinto il Premio Nazionale per l’Innovazione sia nella sezione industrial che fra tutte le altre sezioni in gara. Il nostro obiettivo è la realizzazione di grandi oggetti con strutture leggere e performanti con la stampa 3D. Vogliamo stampare il nostro mini 6.50 e farlo partecipare alla regata transoceanica. Sarà la prima imbarcazione al mondo realizzata in questo modo a partecipare alla MiniTransat. Ocore sta per Organic Core, anima organica, e il cuore del nostro progetto che può essere applicato in tanti settori oltre a quello nautico, per la creazione di oggetti di grandi dimensioni, leggeri e ad alte prestazioni”.

Uno dei tre cofondatori di Ocore Francesco Belvisi esamina un pezzo dello scafo.

La partenza, teorica, della Mini Transat 2019 dovrebbe essere entro il 10 di ottobre; la prima tappa durerà dai sette ai dieci giorni, la seconda dai quattro ai venti in base alle condizioni metereologiche. Alle Canarie ci sarà uno stop tecnico, ma è l’unica fermata che gli skipper avranno a loro disposizione.

C.L.

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