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Agenzia delle entrate e protesta del personale dell’area iblea: interviene il segretario Cisl Fp

"Abbiamo bisogno di almeno un miliardo e duecento milioni di euro in più. Verificheremo con il Def se è possibile impiegare queste risorse oppure se la nostra mobilitazione è destinata a continuare"

(24 gennaio 2020)

“C’è un problema di organici evidente, c’è un problema di governance evidente. E’ da due mesi che Agenzia delle Entrate, Demanio e Dogane sono senza i direttori generali. E’ incredibile. Viviamo questa situazione paradossale nella quale da un lato il Governo nazionale punta tutto sul recupero dell’evasione per potere finanziare nuovi servizi messi in campo con la legge di bilancio, dall’altro non sostituisce il personale e ritarda nel garantire una governance, una guida a questo settore. Siamo, quindi, in campo, anche in provincia di Ragusa, con la proclamazione di mobilitazioni, assemblee e scioperi. Arriveremo sino in fondo perché possano essere create le condizioni per un piano di occupazione che permetta al personale di realizzare quel contrasto all’evasione fiscale che così tanti danni procura al nostro tessuto sociale”. Parola del segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, che commenta in questi termini le numerose proteste nelle sedi dell’Agenzia delle Entrate dell’area iblea. Petriccioli, insieme al segretario generale Cisl Fp Sicilia, Paolo Montera, al segretario generale Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, con il segretario territoriale Antonio Nicosia, e al segretario generale Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, ha avuto modo di soffermarsi sulle questioni più scottanti che impegnano da vicino la federazione.

“All’interno della legge di bilancio – afferma – non sono state riportate le risorse per fare decollare il tavolo delle trattative con riferimento al rinnovo nazionale dei contratti, sia del comparto Sanità che di tutte le funzioni locali e centrali. Le somme inserite dal Governo, purtroppo, non rappresentano neppure quanto erogato nell’accordo contrattuale di due anni fa. Abbiamo bisogno di almeno un miliardo e duecento milioni di euro in più. Verificheremo con il Def se è possibile impiegare queste risorse oppure se la nostra mobilitazione è destinata a continuare. Riteniamo, poi, che una partita fondamentale per noi sia quella della nuova occupazione all’interno di questi settori. Tutti dicono che, nei prossimi tre anni, occorre fare entrare nella Pubblica amministrazione circa 500mila persone. Noi diciamo che, invece, occorre estirpare la piaga della precarietà perché contiamo ancora 350mila precari che non sono affatto pochi”.

E a proposito di stabilizzazioni, scendendo più sul livello locale, il segretario generale Passanisi, facendo riferimento all’area iblea, ha spiegato che, con il Comune di Chiaramonte ultimo in ordine di tempo, è stata chiusa la partita delle stabilizzazioni dei precari. “Anche con l’Asp – ha sottolineato Passanisi – si sta cercando di dare seguito alla Madia. Ci sono, però, da risolvere tutte le difficoltà riguardanti altre realtà della Pa come l’Agenzia delle Entrate, i Tribunali, l’Inps e altri enti accomunati dagli stessi problemi, carenze di personale e carenze di risorse economiche. Per quanto riguarda la Sanità, poi, aspettiamo che l’assessore regionale alla Salute emani le dotazioni organiche perché uno dei nostri principali intenti, nel comparto Sanità, deve essere quello di organizzare al meglio le strutture erogatrici di servizi essenziali per i cittadini”.

Comunicato stampa

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