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10 ore no stop: l’ARS approva Finanziaria e Bilancio. Rifinanziata la legge su Ibla

La legge di stabilità è stata approvata con 34 voti a favore e 28 contrari, e la maggioranza che ieri era andata sotto si è ricompattata. In arrivo un milione di euro per la legge speciale 61/81

(15 febbraio 2019)

L’Assemblea regionale siciliana ha varato all’alba la Finanziaria, al termine di una seduta fiume durata tutta la notte. La legge di stabilità è stata approvata con 34 voti a favore e 28 contrari, dopo avere raggiunto una intesa su un maxi emendamento relativo alla copertura dei tagli. Ieri il presidente della Regione Nello Musumeci, quando la maggioranza era finita sotto,aveva ventilato le proprie dimissioni e convocato una seduta straordinaria di giunta in seguito alla bocciatura in aula, a causa di franchi tiratori tra le fila della maggioranza, della norma che spalmava un disavanzo di 544 milioni nel triennio. La seduta è ripresa alle 21.30 e si è conclusa alle 7.30 di stamattina. 

Approvato anche il Bilancio con 34 favorevoli e 27 contrari. Stanziamenti sono stati previsti per gli ex pip, lavoratori dei consorzi di bonifica, braccianti della Forestale e dipendenti dell’Esa. Ma, a parte questo, i problemi restano. I problemi di un governo che ieri ha mostrato tutti i suoi limiti e le sue fragilità, e quelli di cassa. Se lo stato non accetterà la spalmatura in 30 anni dell’esubero di 540 milioni, infatti, saranno guai.

Ieri, prima dell’approvazione, Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars, aveva detto: “Il governo Musumeci prenda atto che perfino alcuni deputati della stessa maggioranza non condividono questa legge di stabilità che, come il PD ha ribadito più volte, colpisce il mondo del lavoro, le fasce sociali più deboli, la cultura, e non contiene nessuna misura per lo sviluppo. Questa manovra così com’è è un disastro, va riscritta in modo da liberare le risorse disponibili ed evitare tagli indiscriminati che affosserebbero la Sicilia. Il presidente Musumeci si assuma le sue responsabilità, abbia rispetto per il parlamento e venga in Aula a riferire sulla gravissima crisi della sua giunta invece di continuare a scaricare le colpe sugli altri”.

“Approvato anche l’art. 9 della legge Finanziaria con il quale si prorogano di due anni, quindi per il 2019 e il 2020, le riserve previste dallo strumento di bilancio dello scorso anno e, tra queste, anche un milione di euro per la legge speciale 61/81, la cosiddetta legge su Ibla”. A darne notizia l’on. Nello Dipasquale, segretario alla Presidenza dell’ARS.

“Come molti ricorderanno – spiega il parlamentare ibleo – nel 2018, in fase di discussione della Finanziaria in Commissione Bilancio, ho presentato un emendamento, poi approvato, con il quale veniva istituita la riserva per la Legge 61/81 e, oggi, con l’approvazione dell’art. 9 della Finanziaria quella riserva viene rifinanziata e automaticamente prorogata per il 2020. Sono soddisfatto per questo risultato – commenta ancora Dipasquale – perché pur trattandosi di risorse inferiori agli anni passati, Ragusa continua a ricevere un finanziamento importante a vantaggio del nostro borgo barocco e del centro storico di Ragusa superiore. Non bisogna dimenticare, comunque, che oltre alla nostra città, solo Agrigento e Ortigia beneficiano di fondi ad hoc. Una norma importantissima che, ogni anno, qualcuno al Parlamento regionale tenta di sottrarci, come è accaduto nel 2016, con l’alibi che Ragusa gode già di introiti straordinari grazie alle royalty petrolifere. In verità, però, non c’è proprio niente di straordinario, perché le royalty sono previste per legge proprio per ristorare i territori per le attività estrattive, mentre è doveroso che venga costantemente tutelata la meraviglia architettonica e paesaggistica di Ragusa Ibla che come centro storico nella sua interezza è riconosciuto patrimonio dell’umanità Unesco insieme agli altri 18 monumenti che la nostra città può vantare singolarmente nella stessa lista.
Apprezzo gli appelli che in questi giorni si sono ripetuti da parte di alcuni esponenti del territorio, sia politici o da rappresentanti di categorie economiche – conclude Dipasquale – ma posso assicurare che ogni anno l’attenzione su questo argomento è massima da parte mia, prima da ex sindaco di Ragusa e poi da parlamentare, consapevole del fatto che si tratta di una norma invidiata da tutta la Sicilia e dell’enorme lavoro necessario a garantire il suo rifinanziamento”.

Appresa la notizia del rifinanziamento, il sindaco di Ragusa, Peppe Cassi, ha dichiarato: “Accogliamo con soddisfazione il finanziamento della legge 61/81 su Ibla, riconoscimento concreto del valore del nostro patrimonio monumentale, architettonico e culturale, che ha pochi pari in Sicilia e nel mondo. Un risultato politico che attesta ulteriormente l’attenzione della Regione per la nostra città e l’impegno dei nostri deputati e di tutto il territorio, che si è attivato in un importante e riuscito appello corale. Particolare compiacimento viene espresso anche dal presidente del Consiglio Comunale Fabrizio Ilardo che nei giorni scorsi aveva con un proprio comunicato sollecitato la deputazione regionale della provincia di Ragusa ad impegnarsi perché venisse mantenuto il finanziamento dell’importante Legge su Ibla”.

Valentina Frasca

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