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Furti, fermata la banda che terrorizzava gli abitanti di San Giacomo e Frigintini

Dalle primissime evidenze investigative si era capito come ad agire fosse non un singolo, ma una vera e propria banda originaria del vittoriese

(30 marzo 2022  – Furti – San Giacomo – Frigintini)

Dalla metà di febbraio terrorizzava gli abitanti delle campagne tra San Giacomo e Frigintini con furti nelle aziende agricole e nelle abitazioni più isolate ma nella notte tra sabato e domenica scorsi, in un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, è stata sgominata la banda responsabile delle ruberie notturne nelle campagne iblee. Da più di un mese si registravano infatti numerosi furti, alcuni tentati, altri portati a segno, nella zona di campagna insistente tra le frazioni di San Giacomo, Frigintini e contrada Mauto dalle cui abitazioni e aziende agricole venivano sistematicamente sottratti animali, attrezzi da lavoro e ogni cosa che fosse prontamente occultabile in auto e trasportabile. Dato il vasto raggio d’azione della banda, sono subito partite le indagini congiunte di Carabinieri e Polizia di Stato coordinate dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Dalle primissime evidenze investigative si era capito come ad agire fosse non un singolo o degli improvvisati banditi ma una vera e propria banda originaria del vittoriese che, prima di tentare i colpi, agiva con accurati sopralluoghi per individuare con metodo gli obiettivi più redditizi. Con il favore delle tenebre poi si portavano sul posto e colpivano. Un mese di serrate indagini e appostamenti ha consentito agli inquirenti di ricostruire accuratamente il modus operandi dei ladri potendo infine organizzare il dispositivo che nel cuore della notte tra sabato e domenica scorsi ha permesso di fermare la banda.

Già nel tardo pomeriggio di sabato l’auto, precedentemente individuata e monitorata dagli investigatori, si era portata in contrada Mauto per il consueto sopralluogo allertando in tal modo le Forze dell’Ordine che, con una precisa opera di coordinamento, hanno iniziato a tessere la tela. Nel cuore della notte, quando oramai ne v’era più alcun dubbio che si stesse per consumare l’ennesimo raid, è scattata la trappola. Cinque auto tra Squadra Mobile, Carabinieri di Ragusa Ibla, Commissariato di Modica e Radiomobile di Modica hanno bloccato la strada e fermato la vettura bersaglio, a bordo della quale vi erano cinque soggetti, due italiani e tre albanesi (di cui uno irregolare sul territorio dello Stato). I malviventi, tutti con specifici precedenti per furto, rapina e possesso ingiustificato di grimaldelli, occultavano a bordo del mezzo arnesi per lo scasso e due radioline che utilizzavano, secondo la ricostruzione degli investigatori, per i collegamenti tra chi restava in auto e chi invece veniva dislocato sul territorio per compiere materialmente i furti.

I cinque soggetti non hanno opposto resistenza e sono stati condotti presso il Commissariato di Polizia di Modica che gli accertamenti e le pratiche di rito conseguenti all’arresto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa i banditi sono stati poi tradotti presso il carcere di via G. Di Vittorio alle prime luci della domenica. Il brillante risultato conseguito dalle Forze dell’Ordine di Ragusa sottolinea ancora una volta, non solo l’attiva e attenta presenza sul territorio, ma anche l’ottima collaborazione che da sempre intercorre tra la Questura e l’Arma di piazza Caduti di Nassirya nell’interesse ultimo di tutelare i cittadini presidiando il territorio con un’attenta opera di prevenzione e, all’occorrenza, con una pronta risposta repressiva, come in questo caso.

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