Identita Terrasini

Amministrazione

SINDACO

Giosuè Maniaci

In carica dal: 06/06/2016

Deleghe:

Bilancio e Tributi – Contenzioso e Personale – Polizia Municipale e
Rapporti con il Consiglio Comunale

Sito istituzionale

www.comune.terrasini.pa.it

Angelo Cinà

Deleghe:

Vicesindaco, Politiche sociali e quelle giovanili, l’Igiene ambientale ed i Rapporti con l’ATO

Arianna Fiorenza

Deleghe:

Programmazione comunitaria, la Pubblica istruzione e i beni culturali, la Sanità e i Rapporti con il Consiglio comunale

Vincenzo Cusumano

Deleghe:

Turismo, Sport e Spettacolo

Giuseppe Palazzolo

Deleghe:

Urbanistica, lavori Pubblici, Manutenzione e Verde Pubblico, Pesca, Attività Produttive e Programmazione Comunitaria

Terrasini, dal Porto a Li Schietti

in aggiornamento

Il suo toponimo sembra derivare dal latino terra sinorum (terra delle insenature). Nelle grotte di San Cataldo sono state rinvenute tracce di insediamenti preistorici; moltissimi i reperti di epoca romana, soprattutto navi ed anfore: la zona infatti era un punto di rifornimento di acqua per la presenza della sorgente di Favarotta. In origine il territorio comunale era suddiviso nelle due baronie di Terrasini e Favarotta; nel XIV secolo il feudo di Terrasini si aggiunse ai vasti possedimenti della nobile famiglia dei La Grua Talamanca, principi di Carini. L’epoca del loro dominio, durata sino al 1599, segnò fortemente lo sviluppo storico e sociale della zona, tanto che l’insegna del casato campeggia ancora nell’attuale stemma comunale. Dopo le successive dominazioni delle famiglie Cerami e Gazzarra, nel 1716 i La Grua tornarono in possesso del feudo sino all’abolizione delle leggi feudali agli inizi del XIX secolo. Il vicino villaggio di Favarotta si era intanto sviluppato grazie ad una comunità di pescatori impiantatasi sulle rive del torrente Furi, nel territorio di Cinisi. Nel 1836 l’unione dei due feudi diede vita all’attuale comune, che raggiunse la piena autonomia nel 1878.

Il passato feudale di Terrasini rivive nell’architettura degli edifici storici che arricchiscono il suo centro a partire da Palazzo La Grua, castello settecentesco oggi sede del Comune, per proseguire poi con Palazzo Cataldi, risalente alla stessa epoca, Palazzo D’Aumale. Il principale edificio religioso è la secentesca chiesa madre intitolata a Maria Santissima delle Grazie, voluta dal barone Gazzarra. Sul lungomare si trova invece l’antico stabilimento vinicolo del duca D’Aumale, che in passato produceva un rinomato vino.

Le maggiori coltivazioni sono quelle di frumento, cotone, mandorle, uva, ulivi e manna, estratta dagli alberi di frassino. L’economia terrasinese si concentra però soprattutto nelle attività collegate alla pesca; un certo sviluppo è stato assicurato anche dall’imprenditoria edile. A partire dagli anni Settanta, il turismo può considerasi il nuovo traino della crescita locale, grazie alla bellezza della costa ed alle potenzialità del porto. Il porto di Terrasini è infatti uno dei principali centri pescherecci nel golfo di Castellammare. Importante l’artigianato con la fabbrica del vetro soffiato e la produzione di candele artistiche.

in aggiornamento

Musei – Palazzo D’Aumale accoglie il pregevole Museo Civico; nelle sue sale sono esposte le sezioni naturalistica, archeologica ed etnografica; quest’ultima comprende la Collezione Storica Permanente Carretto Siciliano.

Biblioteche – Palazzo Cataldi, ospita la Biblioteca Comunale Claudio Catalfio.

Sacro e Profano – La marina terrasinese è anche lo scenario della festa in onore di San Pietro, in agosto, con la tradizionale processione di barche e le degustazioni di pesce. In settembre invece ricorrono le celebrazioni per la patrona di Terrasini, la Madonna delle Grazie. Si svolge durante il periodo pasquale la Festa di li Schietti (i celibi), l’appuntamento folkloristico più importante di Terrasini. Il rito si fonda sulla tradizione saracena dell’albero innalzato dai cavalieri per dimostrare la propria forza alle dame. I celibi terrasinesi si cimentano così nelle gare, provando a sostenere il peso di un tronco di arancio amaro addobbato a festa. La manifestazione richiama ogni anno migliaia di turisti e la comunità di oriundi terrasinesi a Detroit organizza la stessa manifestazione nella città americana.

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Come arrivare

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