Identità Nissoria

Amministrazione

SINDACO

Armando Glorioso

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Turismo – Progetto H – Creazione e Ampliamento della Zona Artigianale – Bilancio, Imposte e Tasse Comunali – Progetto “Rivoluzione nella Burocrazia: Cittadini e Impiegati Soddisfatti” – Polizia Municipale e ogni altra attività non espressamente delegata

Sito istituzionale

www.comune.nissoria.en.it

Rosario Colianni

Deleghe:

Vice Sindaco – Politiche Relative a Emergenza Sociale ed Economica – Servizi Sociali – Iniziative a sostegno del Reddito e i Cantieri di Servizio – RMI

Valeria Musumeci

Deleghe:

Servizi per la Scuola – Attività Culturali e Spettacoli – Politiche per l’Infanzia, per i giovani, gli Adulti e per gli Anziani non più in età lavorativa

Nino Ginardi

Deleghe:

Coordinamento degli Assessori, Rapporti con il Consiglio Comunale e Coordinamento dello Staff del Sindaco – Politiche per lo Sport – Problematiche inerenti l’Ospedale di Leonforte – Infrastrutture Sportive, Culturali e Ricreative – Igiene e Sanità Pubblica

Francesco Paolo Vicino

Deleghe:

Coordinamento degli Assessori, Rapporti con il Consiglio Comunale e Coordinamento dello Staff del Sindaco – Politiche per lo Sport – Problematiche inerenti l’Ospedale di Leonforte – Infrastrutture Sportive, Culturali e Ricreative – Igiene e Sanità Pubblica

Nissoria, radici rurali

in aggiornamento

Tracce dei primi insediamenti umani nella zona risalgono all’età del bronzo, come attestano i ritrovamenti effettuati in località Contrada Picinosi. Dopo alterne vicende, la zona fu colonizzata dai Bizantini nel VI secolo, come testimoniano le vestigia di Contrada Torre; nel corso dell’alto Medioevo, sotto il nome di Nysura subì varie dominazioni, tra cui quella saracena. Dopo gli Arabi, il villaggio passò sotto la giurisdizione della Chiesa, che ne mantenne il controllo anche durante il regno di Federico II (1197-1250). Il feudo quindi entrò nei possedimenti di diverse famiglie nobiliari finché, alla metà del XVIII secolo, il nobile Francesco Rodrigo Moncada Ventimiglia Aragona fondò un secondo nucleo abitato poco distante dal primo, che corrisponde all’attuale Nissoria. Il borgo rimase dei Moncada fino all’abolizione dei diritti feudali (1812) e dopo la caduta dei Borbone entrò a far parte del Regno d’Italia, nel 1860.

Dell’insediamento più antico di Nissoria, abbandonato da più di tre secoli, non rimane che la torre medievale. Risale invece al XVIII secolo la chiesa di San Giuseppe, nell’attuale centro storico, affrescata nel Settecento ed arricchita da sculture contemporanee.

L’agricoltura è stata per secoli – ed è rimasta ancora oggi – l’attività principale, specializzata nella coltivazione di grano, vite, ulivi ed alberi da frutto. Rilevante inoltre è la presenza di allevamenti bovini e, negli ultimi anni, l’espansione dei settori dei servizi e della piccola imprenditoria.

in aggiornamento

Musei – Nell’intento di preservare la memoria dell’antica civiltà contadina e delle tradizioni locali è stato istituito il museo etnoantropologico, con esposizioni dedicate ad attrezzature e coltivazioni del passato. Il museo, raccoglie infatti antichi strumenti di lavoro, attrezzi domestici ed agricoli, utensili per la lavorazione del grano e mobilio delle dimore contadine. Esposizioni particolari sono dedicate al ciclo del grano, dell’olio e del vino, così come alle antiche tradizioni religiose del paese.

Sacro e Profano – Molto sentite le ricorrenze religiose, tra le quali spiccano la Festa di San Giuseppe (prima domenica di agosto) e la processione della Domenica delle Palme, dove i bambini diventano protagonisti di rappresentazioni sacre.

in aggiornamento

  • Antonino Buttafuoco (1923 – 2005), politico italiano. È nato a Nissoria.

Come arrivare

in aggiornamento

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