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Aeroporto di Comiso: chiesta audizione con tutte le parti in causa

COMISO – La recente denuncia pubblica del sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, ha riacceso l’attenzione sull’aeroporto di Comiso e sulle sue attuali criticità. Una video-dichiarazione che ha contribuito a riportare in primo piano il tema dello scalo casmeneo, con una domanda ormai urgente: cosa fare per rilanciare seriamente una struttura che dovrebbe garantire continuità territoriale e servizi primari per il Sud Est siciliano?

Audizione chiesta all’ARS: “Basta divisioni, serve unità territoriale”

L’iniziativa politica arriva dai deputati regionali Ignazio Abbate (DC), Stefania Campo (M5S) e Nello Dipasquale (PD), che hanno condiviso la richiesta di un’audizione urgente al presidente della Commissione Ambiente, territorio e mobilità dell’ARS, Giusy Carta.

“Poiché deve essere una battaglia condivisa da tutto il territorio, senza distinzione di partiti – commenta Abbate – riteniamo che il luogo più idoneo per discutere del futuro dell’aeroporto Pio La Torre sia proprio il Parlamento regionale”.

I soggetti convocati: assessori, SAC e sindaca di Comiso

Nella richiesta di audizione è stata sollecitata la partecipazione di tutte le parti coinvolte: l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò, il dirigente generale dello stesso assessorato, gli assessori regionali alle Attività Produttive e all’Economia, la sindaca di Comiso, l’amministratore delegato di SAC e il presidente della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia.

“Vogliamo sederci attorno a un tavolo e capire quale sia il piano più efficace per rilanciare lo scalo – prosegue Abbate –. È necessario che SAC operi una pianificazione integrata tra Fontanarossa e Comiso, senza creare uno sviluppo a due velocità”.

Turismo, cargo e programmazione: le proposte sul tavolo

Secondo il parlamentare centrista, l’aeroporto di Comiso deve essere trattato con lo stesso peso strategico riservato allo scalo di Trapani Birgi, puntando sia sulla crescita turistica che sul potenziale cargo. “Il La Torre potrebbe diventare un hub per le merci in transito da e verso il Sud Est, in particolare per il comparto agroalimentare, sempre più vitale nella nostra economia locale”.

“Non permetteremo che si spengano di nuovo i riflettori”

La nota si conclude con un impegno chiaro: “Non permetteremo che la luce accesa dal sindaco di Acate venga spenta nuovamente. Serve una visione chiara e condivisa, con investimenti e decisioni non più rinviabili”.

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