Premio Pio Alferano 2018, tra i premiati anche Don Fabio Raimondo

(31/07/2018)

Sono Lino Banfi e Claudio Bisio, il critico d’arte Philippe Daverio e la giornalista, nonché Miss Italia 2001, Daniela Ferolla, il manager Franco Moscetti e la regista Camilla Nesbitt, i produttore cinematografico Pietro Valsecchi e Fabrizio Parrulli, comandante dei carabinieri, insieme a Edi Rama, artista e primo ministro di Albania, i vincitori del premio Pio Alferano 2018. Con loro anche Don Fabio Raimondo, responsabile dei beni ecclesiastici della Sicilia. La cerimonia di consegna si è svolta all’interno del Castello dell’Abate, e a presentare la serata è stato il giornalista Nicola Porro, insieme al responsabile artistico Vittorio Sgarbi.

Il Premio Pio Alferano è stato istituito per onorare la memoria del Generale Alferano, che, negli anni 70, al comando del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, salvò e tutelò numerosi beni artistici. Per continuare la sua opera di tutela e promozione dell’arte, a Castellabate, si celebra, la consegna del premio voluto dalla Fondazione intitolata al Generale (e alla moglie Virgina Ippolito) e dal presidente Santino Carta.

Quest’anno il premio è una scultura in ceramica che rappresenta 3 modelli diversi di sirenette, realizzati dall’artista Livio Scarpella e smaltate, dal titolo “I figli di Leucosia”. L’anno scorso, invece, a realizzare il premio fu Nicolò Morales, ceramista calatino. Anche a lui è stato conferito quest’anno il premio MAM (Maestro d’Arte e Mestieri), e da noi intervistato per l’occasione.

Il premio al calatino Don Fabio Raimondi, responsabile del Museo Diocesano di Caltagirone e dei beni ecclesiastici in Sicilia, è il giusto riconoscimento ad una persona che ha aperto le porte del Museo all’arte, da Picasso, a Guccione, da Iudice a Morales, e ad altri numerosi artisti di fama, per la sua sensibilità il suo modo di accogliere e abbracciare mostre ed eventi.

Ecco la sua video intervista

Jessica Montemagno

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