Picchia con una canna di legno la moglie e la figlioletta, in carcere un uomo di Grammichele

(14/09/2018)

L’incubo delle due donne, madre e figlia minorenne, era iniziato domenica pomeriggio, in un camper nel quale stavano trascorrendo qualche giorno di ferie al mare, parcheggiato nella piazzetta Michelangelo di Marina di Modica. Sono stati alcuni cittadini allertati dalle urla a chiamare i Carabinieri, dopo che il marito e padre, al culmine di una lite, le aveva picchiate.

I militari hanno tratto in arresto in flagranza per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, un bracciante agricolo di Grammichele. La lite era nata perché l’uomo non aveva acconsentito alla figlia di uscire dal camper per fare una passeggiata con alcuni giovani conosciuti in vacanza a Marina, e la moglie aveva tentato di intercedere. L’uomo, quindi, aveva preso una canna di legno ed aveva iniziato a percuotere la donna e la ragazzina, ed aveva anche legato al letto con delle manette la donna, facendo assistere anche gli altri figli minorenni.

Alla vista delle forze dell’ordine, l’uomo ha iniziato ad ingiuriarli ed a minacciarli di morte, prima di essere bloccato, quindi madre e figlia sono state trasferite all’Ospedale di Modica, dove i medici hanno riscontrato lesioni guaribili in alcune settimane. I militari, che hanno raccolto il racconto della moglie, si sono trovati dinanzi ad una storia di violenza, degrado umano e continue offese, in un contesto sociale molto delicato. I Carabinieri hanno rassicurato la donna e l’hanno assistita, affidandola poi ad una comunità protetta insieme ai 4 figli minori.

L’autorità giudiziaria iblea, immediatamente allertata a seguito dell’arresto, ha affrontato con particolare sensibilità l’episodio, e il PM di turno, dott.ssa Bisello, ha richiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della più afflittiva delle misure, la custodia in carcere, applicata dal GIP.

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