Dalla relazione alle violenze: uno stalker ragusano adesso dovrà stare molto lontano dalla sua vittima

(27/08/2018)

Si invaghisce di una ragazza molto più giovane di lui e, approfittando della fine della relazione di lei con un ragazzo poco più grande, entra nella sua vita e, in breve tempo, inizia una relazione affettiva che sfocia nel possesso. Sono stati mesi di violenze, minacce e sopraffazioni, ma finalmente, grazie alle denunce, la Squadra Mobile di Ragusa ha potuto emettere un divieto di avvicinamento a carico di un ragusano di 45 anni, indagato per i reati di atti persecutori, percosse, ingiurie e minacce.

La relazione tra i due è durata poco, perché i modi di fare violenti dell’uomo si sono manifestati praticamente subito e la ragazza ha deciso di allontanarlo. Lui, però, non ha voluto sentire ragioni e l’ha costretta con percosse e lesioni a rimanere con lui.

In una occasione, a Marina di Ragusa, l’ex fidanzato di lei è stato minacciato di non avvicinarsi più alla ragazza, e per questo il giovane lo ha denunciato, riferendo del pericolo che correva la sua ex. Ma l’uomo non ha desistito, mettendo in atto il solito copione degli stalker: minacce, lesioni, percosse, richieste di incontri con banali scuse e numerosissimi messaggi su whatsapp, il divieto di frequentare altre persone o coltivare amicizie.

Se la vittima non rispondeva immediatamente al telefono, puntuali arrivavano le minacce di morte,  anche ai genitori di lei. In una prima fase, la 20enne non se l’è sentita di raccontare tutto alla polizia, ma dopo qualche settimana, stanca e spaventata, si è decisa a denunciare il suo aggressore. A fare scattare la molla è stato il fatto che lui l’aveva convinta ad avere un incontro a Marina di Ragusa per la restituzione di attrezzatura sportiva, ma non appena era arrivata l’aveva nuovamente picchiata, tirandole i capelli e scaraventandola a terra.

Dopo la denuncia e l’escussione di alcuni testimoni, la Squadra Mobile ha fornito le prove raccolte durante le indagini alla Procura della Repubblica di Ragusa, che ha richiesto d’urgenza la misura cautelare del divieto di avvicinamento, ottenendola dal Giudice per le Indagini Preliminari. L’indagato è stato subito convocato e gli è stata notificata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati.

Valentina Frasca

 

 

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