Vittoria, Fratelli d’Italia: “Scuola dell’Infanzia Rione Senia: un paradosso all’insegna dell’improvvisazione e dell’incertezza”

Denuncia dei consiglieri comunali di FDI
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Vittoria lanciano un duro attacco all’Amministrazione Comunale per la gestione della Scuola dell’Infanzia Rione Senia, situata in via Bixio. Secondo gli esponenti del partito, l’istituto scolastico si trova in una situazione inaccettabile, frutto di una totale assenza di pianificazione.
Quattro anni di immobilismo
La vicenda parte nel 2021, quando la proprietà dell’immobile comunicò al Comune la necessità di liberare i locali. A distanza di quattro anni, la scuola è ancora priva di una nuova sede certa. Alla dirigenza scolastica è stato recentemente ordinato di lasciare l’edificio, ma non è stato ancora indicato dove verrà trasferita l’attività scolastica.
Un clima di incertezza per famiglie e bambini
“Questa fantozziana gestione della cosa pubblica ha creato un clima di incertezza e disagio per le famiglie, il personale docente e, soprattutto, per i bambini – dichiarano i consiglieri comunali di FDI –. Non si sa dove sarà attiva la scuola per il prossimo anno scolastico e ciò crea un grave danno per la programmazione. Dietro una Scuola dell’Infanzia ci sono servizi essenziali per le famiglie e per un intero quartiere”.
Un’amministrazione accusata di caos e improvvisazione
Fratelli d’Italia punta il dito contro l’Amministrazione, accusata di “navigare a vista” e di lasciare le istituzioni scolastiche in una situazione di stallo inaccettabile. “È paradossale che, nonostante il tempo trascorso, non sia ancora stata trovata una soluzione concreta per garantire una sede alla Scuola dell’Infanzia”.
La richiesta di risposte immediate
Gli esponenti di Fratelli d’Italia chiedono con urgenza al Comune di fornire risposte chiare e immediate. “Le famiglie e il personale scolastico meritano certezze, non promesse vuote e continui rinvii. Nonostante consulenti e staffisti a iosa, è evidente che Aiello non sia in grado di governare nemmeno l’ordinario”, concludono.



