È stato condannato a 10 anni di reclusione in primo grado, con rito abbreviato, Giovanni Bocchieri, trentenne di Vittoria, ritenuto responsabile di tentato omicidio nei confronti di un ventottenne, colpito con un’arma da fuoco lo scorso 9 marzo.

I fatti risalgono alla notte in cui Bocchieri, secondo l’accusa, avrebbe atteso la vittima sotto casa e, dopo averla fatta uscire con una telefonata, le avrebbe sparato un primo colpo non appena si era avvicinata alla propria auto, ferendola al braccio sinistro. La vittima aveva tentato di ripararsi dietro alcune vetture e di fuggire, ma l’aggressore era sceso dalla propria macchina e l’aveva inseguita a piedi, esplodendo altri colpi. L’intera scena era stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

L’intervento immediato dei carabinieri aveva permesso di circoscrivere l’area e raccogliere elementi determinanti per le indagini, giungendo in breve all’individuazione dell’autore. Bocchieri si era consegnato poco dopo, portando con sé l’arma usata, una pistola giocattolo modificata per sparare proiettili veri.

Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a dieci anni per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Una richiesta condivisa dalla parte civile, rappresentata dall’avvocato Enrico Cultrone. La difesa dell’imputato, affidata all’avvocato Giuseppe Di Stefano, ha invece sostenuto che si trattasse di un gesto d’impeto e ha chiesto il riconoscimento delle attenuanti e l’esclusione delle aggravanti.

Il giudice ha accolto parzialmente le istanze difensive: non ha riconosciuto la premeditazione e ha ritenuto le attenuanti generiche equivalenti all’aggravante dei futili motivi. La condanna resta dunque a 10 anni, con rito abbreviato.

Oltre alla pena detentiva, Bocchieri è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Inoltre, dovrà versare alla parte civile una provvisionale di 10.000 euro in attesa della quantificazione definitiva del risarcimento in sede civile.