Ragusa, in Procura la conferenza stampa sul sequestro-lampo di Vittoria

Il procuratore capo Francesco Puleio, in conferenza stampa, è intervenuto sul caso del sequestro del giovane 17enne di Vittoria. Ha spiegato che la vicenda presenta numerosi lati oscuri sui quali si sta indagando in maniera incessante.
I fatti risalgono alla serata del 25 settembre scorso, allorquando giungeva segnalazione presso la Sala Operativa della Questura in merito ad un presunto sequestro di persona occorso in Vittoria, in una piazzetta sita in via G. Fava ad angolo con la via Prof.
Giangreco, nei pressi di un noto Centro Revisioni. In particolare, secondo quelle che sono le attuali acquisizioni processuali, sul posto ove il giovane si intratteneva con alcuni amici, sopraggiungeva una Fiat Panda di colore scuro dalla quale scendevano due soggetti, entrambi armati di pistola e incappucciati, che si dirigevano verso il gruppo di ragazzi composto da quattro persone, di cui due a bordo di una autovettura JEEP Renegade, mentre gli altri due stazionavano nei pressi della citata autovettura, tutti intenti a parlare tra di loro.
Immediatamente, mentre i due giovani intenti a parlare nei pressi del SUV cercavano istintivamente di rifugiarsi all’interno della stessa autovettura, i due individui incappucciati concentravano il loro interesse sul figlio dell’imprenditore vittoriese, prelevandolo dall’auto a bordo della quale era seduto. Il ragazzo veniva prelevato a forza e fatto salire a bordo dell’autovettura Fiat Panda di colore scuro, dove vi era il conducente ad attenderli, per poi allontanarsi velocemente dai luoghi. Secondo quanto riferito nell’immediatezza dai giovani presenti sul posto, i due individui si esprimevano in italiano ma con evidente inflessione dialettale locale, cercando di far mantenere una certa calma a tutti i soggetti presenti.
La vicenda si concludeva positivamente nella tarda serata di ieri, allorquando
NICOSIA si presentava, accompagnato da un amico, presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria, riferendo di essere stato appena liberato.



