News

Premio Ragusani nel Mondo 2025: giovani eccellenze iblee protagoniste della 30ª edizione

Giovanni e Matteo Cutello: il jazz ibleo conquista il mondo

Nella nuova sezione “Giovani” del Premio Ragusani nel Mondo brillano due nomi che hanno già varcato i confini locali per affermarsi sulla scena internazionale: Giovanni e Matteo Cutello. Gemelli nati nel 1998 a Chiaramonte Gulfi, rappresentano un orgoglio per il territorio ibleo grazie a talento, disciplina e una passione ardente per il jazz.

Alla conferenza stampa della vigilia, hanno espresso gratitudine ed emozione: “Essere premiati nella nostra terra ha un significato speciale. Dopo tante tappe in giro per il mondo, tornare a casa è sempre un momento di pace, affetto e ricarica”, hanno detto sorridendo.

Il loro percorso inizia a soli sette anni, guidati dal padre Gaetano: Giovanni al sassofono, Matteo alla tromba. Enrico Rava li individua presto tra i talenti emergenti italiani. A undici anni calcano il palco del leggendario Porgy & Bess di Vienna, su invito del direttore della Vienna Art Orchestra, Mathias Ruegg. Da lì, una carriera in ascesa: New York, dischi, premi e collaborazioni prestigiose, fino a suonare al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica.

Il loro ultimo singolo, Chicco’s Blues (marzo 2024), con Alex Britti e Stefano Di Battista, conferma la loro maturità artistica. “Essere premiati a casa, davanti a chi ci ha sempre sostenuti, ha un valore che nessun palco internazionale potrà mai eguagliare”, hanno dichiarato.

Loris Fichera: eccellenza siciliana nella chirurgia robotica

Tra i premiati della sezione “Giovani” anche Loris Fichera, nato a Vittoria nel 1987 e oggi docente e ricercatore al Worcester Polytechnic Institute nel Massachusetts. La sua attività si concentra sulla robotica applicata alla chirurgia, con progetti d’avanguardia che spaziano dall’endoscopia flessibile alla visualizzazione dell’orecchio interno.

Dopo la laurea in Ingegneria Informatica a Catania e il dottorato in robotica a Genova, Fichera ha proseguito la sua formazione e ricerca negli Stati Uniti. I suoi risultati gli sono valsi riconoscimenti internazionali come il CAREER Award della National Science Foundation e il Koh/Young Investigator Award.

Lorenzo Guardiano: tra geroglifici e tastiere

Lorenzo Guardiano, nato a Ragusa nel 1994, incarna una straordinaria sintesi tra scienza e arte. Egittologo, docente universitario e pianista, è oggi professore a contratto all’Università di Milano e autore di pubblicazioni di rilievo internazionale. Il progetto “A Book of the Dead in Milan”, da lui guidato, è stato premiato dalla Fondazione Cariplo nel 2024.

Guardiano ha completato una brillante formazione accademica tra Milano, Pisa e il Conservatorio di Messina, ottenendo riconoscimenti in tutto il mondo sia in ambito accademico che musicale. La sua recente monografia Il Cielo dei Faraoni è stata accolta con entusiasmo dalla comunità scientifica.

Ruben Micieli: un talento internazionale tra piano e podio

Tra i protagonisti della serata di domenica 27 luglio anche Ruben Micieli, pianista, direttore d’orchestra e compositore comisano classe 1997. Vincitore di oltre 40 concorsi internazionali, ha suonato in sale prestigiose di Europa e Asia, collaborando con orchestre rinomate e incidendo per etichette come NAXOS.

Dal 2022 fa parte degli artisti selezionati dalla Keyboard Charitable Trust di Londra. Oltre alla carriera concertistica, ha intrapreso quella di direttore d’orchestra e fondato la David Orchestra. Il suo debutto presso la Filarmonica di Berlino è atteso per il 2025.

Un Premio che guarda al futuro ma resta ancorato alle radici

La 30ª edizione del Premio Ragusani nel Mondo celebra una generazione di giovani che, pur guardando al mondo, non dimentica le proprie radici. Il 26 e 27 luglio, piazza Libertà a Ragusa accoglierà le eccellenze iblee per due serate all’insegna del talento, della cultura e della memoria.

Nota di rammarico del direttore artistico Sebastiano D’Angelo

Nonostante la straordinaria qualità dei protagonisti e l’impatto positivo della manifestazione sul territorio, il direttore artistico Sebastiano D’Angelo ha espresso rammarico per il mancato sostegno da parte delle istituzioni locali. “Iniziative come il Premio Ragusani nel Mondo – ha affermato – meritano attenzione e supporto concreti. I nostri giovani dimostrano che questa terra può esprimere eccellenze assolute. Peccato che troppo spesso le istituzioni restino in silenzio.”

Mostra altro

Articoli Correlati

Back to top button