Omissione di soccorso dopo la tragedia di Vittoria: condannati due dei passeggeri del suv guidato da Rosario Greco

Si è chiuso oggi, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, il processo con rito abbreviato per omissione di soccorso nei confronti di Angelo Ventura e Alfredo Sortino, due dei tre passeggeri del suv che l’11 luglio del 2019, a Vittoria, travolse e uccise i due cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, di appena 11 anni.
Alla guida del mezzo c’era Rosario Greco, che si trovava in stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di alcol e sostanze stupefacenti. L’auto, lanciata a velocità sostenuta, piombò in via IV Aprile dove i due bambini stavano giocando sul marciapiede davanti casa. Alessio morì sul colpo, Simone qualche giorno dopo in ospedale. Proprio oggi, 4 giugno, Simone avrebbe compiuto 17 anni; Alessio li avrebbe festeggiati il 29 maggio.
Il conducente, Rosario Greco, sta scontando agli arresti domiciliari una pena definitiva di otto anni di reclusione. Nel 2021 era stato condannato con pena sospesa Rosario Fiore, altro passeggero del suv, a sei mesi per lo stesso reato. Oggi la sentenza nei confronti di Ventura e Sortino, il cui procedimento era stato separato per motivi legati a un difetto di notifica.
Il giudice ha condannato Angelo Ventura a otto mesi di reclusione per omissione di soccorso. Alfredo Sortino ha ricevuto una condanna a undici mesi: oltre ai fatti comuni con l’altro imputato, gli sono stati riconosciuti tre mesi aggiuntivi per aver violato gli obblighi connessi alla sorveglianza speciale, frequentando soggetti pregiudicati.
Le indagini, supportate anche da immagini di videosorveglianza, avevano documentato come, subito dopo l’impatto, i tre passeggeri aprirono le portiere e si allont



