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Giovane sequestrato a Vittoria davanti un gruppo di amici

Una tranquilla serata tra amici si è trasformata in un dramma. Ieri sera, intorno alle 21:30, in una zona abitualmente frequentata da giovani a Vittoria, un ragazzo è stato rapito sotto gli occhi increduli di coetanei, gettando la comunità nel terrore e nell’incertezza. Secondo i racconti dei testimoni, la scena si è svolta con una rapidità e una precisione agghiacciante. Due veicoli, una Fiat Panda bianca e una nera, si sono avvicinati al gruppo di ragazzi. Due uomini con il volto coperto e armati sono scesi dalla Panda nera. Rivolgendosi direttamente al giovane per cognome, hanno dimostrato di sapere esattamente chi stessero cercando. Dopo avergli strappato il cellulare, che hanno poi abbandonato a terra, lo hanno caricato con la forza sull’auto per poi fuggire. Nonostante la violenza dell’azione, i rapitori hanno cercato di tranquillizzare gli altri ragazzi presenti, affermando: “Non vi preoccupate, vogliamo solo lui”. Queste parole, oltre a mostrare un’inquietante freddezza, hanno confermato che l’obiettivo non era casuale. Il ragazzo è, infatti, il figlio di un noto commerciante locale, un dettaglio che apre la strada a diverse ipotesi investigative. Le forze dell’ordine sono state allertate immediatamente e la zona è stata transennata. Le indagini sono già in corso, con l’obiettivo di raccogliere ogni indizio utile e visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, nella speranza di ottenere dettagli sui veicoli e sugli aggressori. L’episodio, di una platealità sconcertante, ha scosso l’intera città e riportato alla mente i fantasmi di un passato che si sperava fosse ormai lontano.

Vittoria, una città con una storia complessa e segnata da episodi di criminalità organizzata, non è del tutto nuova a fatti di questo tipo. Tuttavia, un sequestro così sfrontato, avvenuto in pieno contesto urbano e davanti a numerosi testimoni, rappresenta un salto di qualità preoccupante nel livello di audacia criminale.

L’azione, mirata e apparentemente ben pianificata, suggerisce motivazioni precise. La Polizia di Stato sta vagliando ogni pista, senza escludere alcuna ipotesi: dal regolamento di conti, al tentativo di estorsione, a un “messaggio” intimidatorio indirizzato alla famiglia del giovane.

La notizia ha lasciato la comunità attonita e spaventata. Il Sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha espresso il suo “profondo sconcerto” per l’accaduto e ha chiesto un intervento immediato del Prefetto e del Ministero dell’Interno. “È tempo di agire,” ha dichiarato il Sindaco, “non si può più restare a guardare. Le istituzioni centrali devono intervenire con decisione. A Vittoria lo Stato deve tornare a farsi vedere e sentire”.

A questa richiesta si uniscono le voci delle associazioni di categoria, dei sindacati e dei rappresentanti della società civile, che invocano una risposta forte e concreta: maggiore presenza delle forze dell’ordine, controlli più capillari e un impegno serio per riportare sicurezza e fiducia tra i cittadini.

Chiunque abbia informazioni utili all’indagine è invitato a contattare immediatamente le forze dell’ordine per contribuire a riportare a casa il ragazzo e a fare luce su questo inquietante episodio.

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