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Contro la Peste Suina Africana, parte il piano di controllo dei cinghiali nel Ragusano

Ragusa – Scatta il piano di controllo numerico dei suidi selvatici in provincia di Ragusa, nell’ambito della strategia regionale di contrasto alla Peste Suina Africana (PSA). L’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, attraverso il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale – Servizio 15, ha autorizzato con una nota ufficiale (prot. n. 44673 del 30 aprile 2025) l’avvio delle operazioni per i mesi di maggio, giugno e luglio 2025.

L’iniziativa rientra nel “Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana nei suini di allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa) – Anni 2022-2026”. Le attività, da attuare anche in territori ancora indenni dalla malattia, prevedono interventi mirati di depopolamento dei suidi selvatici al fine di prevenire la diffusione del virus, che rappresenta una grave minaccia sia per la fauna selvatica che per gli allevamenti.

In particolare, nelle aree protette – come ZSC, ZPS, SIC e aree Natura 2000 – sarà il Servizio 15 di Ragusa a rilasciare le autorizzazioni per gli interventi di selezione. Per le riserve naturali, invece, sarà il Libero Consorzio Comunale di Ragusa a intervenire, su segnalazione delle autorità competenti, con specifici provvedimenti che autorizzeranno la cattura o l’abbattimento selettivo.

Le operazioni saranno eseguite esclusivamente da personale autorizzato: operatori del Dipartimento Sviluppo Rurale, del Corpo Forestale, delle polizie municipali e provinciali, e – ove previsto – dall’Ente Gestore delle riserve. Coinvolti anche i proprietari dei fondi dove sono installate trappole regolarmente identificate con targhette metalliche.

Gli interventi interesseranno l’intero territorio provinciale, con una particolare incidenza nei comuni di Ragusa, Monterosso Almo, Giarratana, Modica, Chiaramonte Gulfi, Scicli e Ispica. A tal fine, la provincia è stata suddivisa in sette zone operative, per organizzare al meglio l’azione dei coadiutori.

“Il Piano regionale – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico Giorgio Massari – prevede misure urgenti per fermare la diffusione della PSA e impone alle Regioni di attuare interventi tempestivi per la gestione e il contenimento della malattia, tanto negli allevamenti quanto tra i cinghiali selvatici. Le attività di cattura, mediante trappole o chiusini, dovranno essere preventivamente comunicate al Servizio 15 di Ragusa”.

Con la stagione estiva alle porte, le autorità puntano a contenere con decisione una possibile nuova ondata della PSA, affidandosi a un piano capillare che coinvolge enti locali, forze dell’ordine e proprietari privati.

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