Comiso, Bellassai (Pd): “Aeroporto strategico ma servono scelte coraggiose per rilanciarlo”

L’aeroporto di Comiso “Pio La Torre” può e deve diventare una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico e turistico della Sicilia sudorientale. Lo ha ribadito Gigi Bellassai, capogruppo del Partito Democratico al Consiglio comunale di Comiso e vicesegretario provinciale del Pd, intervenendo durante la seduta aperta che si è tenuta lunedì pomeriggio all’aerostazione.
“Una gestione fallimentare che penalizza il territorio”
“Siamo al disastro commerciale – ha dichiarato Bellassai – ma l’aeroporto resta un’infrastruttura strategica, grazie alla pista lunga 2.538 metri che consente l’atterraggio di aeromobili di grandi dimensioni e al potenziale di crescita sia per i passeggeri che per le merci. Purtroppo la strategia commerciale si è dimostrata fallimentare, nonostante safety e security siano all’altezza”.
Le rotte più richieste dai cittadini ignorate
Bellassai ha sottolineato i dati di un recente sondaggio: “Le destinazioni più richieste sono Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Bologna e Torino, con una forte domanda anche per Barcellona, Londra e Parigi. E cosa offriamo noi? Bergamo, Lille, Katowice, Tirana, Basilea. Uno scollamento totale tra la domanda del territorio e l’offerta attuale, che allontana i passeggeri”.
Le proposte: viabilità, trasporti, terminal e nuove rotte
Per rilanciare l’aeroporto di Comiso, Bellassai propone un piano strutturato: migliorare la viabilità con interventi sulla SS 514 e SS 115 per ridurre i tempi di percorrenza; potenziare i collegamenti con navette dirette da Ragusa, Modica, Siracusa e Catania; creare un collegamento ferroviario con la stazione di Comiso; ampliare terminal e aree di servizio per offrire un’esperienza più efficiente ai passeggeri.
“Occorre anche offrire incentivi economici alle compagnie per aprire nuove rotte – ha aggiunto – attraverso accordi di co-marketing e agevolazioni sui costi operativi”.
“La Regione penalizza Comiso: fondi insufficienti e occasioni perse”
Bellassai ha puntato il dito anche contro la Regione Siciliana: “Comiso riceve solo 3 milioni di euro contro i 13 milioni destinati a Trapani. Così facendo abbiamo perso Ryanair, che sapeva valorizzare lo scalo. Inoltre, lo scalo ha un enorme potenziale per il trasporto merci grazie alla posizione strategica nel Mediterraneo”.
Un hub per l’agroalimentare e i mercati del Mediterraneo
“Serve realizzare un’area cargo dedicata – ha spiegato Bellassai – e stringere partnership con aziende logistiche e operatori del settore agroalimentare per esportare prodotti siciliani come ortofrutta, vino e prodotti ittici. Comiso può diventare un hub per il Nord Africa e il Medio Oriente”.
“Il Comune sfrutti la proprietà dell’aeroporto per abbattere i costi”
Infine, Bellassai ha evidenziato un punto spesso ignorato: “Comiso ha un vantaggio competitivo unico perché la proprietà dell’aeroporto è del Comune e non del demanio statale. Questo consentirebbe di ridurre drasticamente le tasse per l’uso della pista (circa 400 euro a toccata). Ma il sindaco ha fatto valere questa opportunità? Temo di no”.
“Ora serve una visione chiara e un impegno concreto”
“Con il rinnovo del CDA di Sac – ha concluso – è necessario capire se i rappresentanti del nostro territorio sapranno davvero battersi per salvare e rilanciare Comiso. Il momento per agire è adesso: con scelte coraggiose, il nostro aeroporto può diventare una porta strategica per il Mediterraneo e un modello di sviluppo per l’intero settore aeroportuale italiano”.



