Aeroporto di Comiso, Campo (M5S): “La Sac e la destra pensano di zittire la protesta con promesse per il 2026, ma stavolta non funzionerà”

“Abbiamo assistito a una lunga presentazione da parte di Sac sugli investimenti per l’aeroporto, progetti per fornire servizi e spazi aggiuntivi e maggiore funzionalità. Tutto bellissimo sulla carta. Peccato che mancano i tempi di realizzazione e non c’era la benché minima idea di quando queste opere saranno cantierabili”.
Così la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, interviene dopo l’ultima seduta sul futuro dell’aeroporto di Comiso, puntando il dito contro Sac e la gestione della destra al governo regionale.
“La verità l’ha detta, in modo semplice, un ragazzo che per anni ha fatto il pendolare verso il Nord Italia e che ha vissuto i disagi dell’aeroporto di Comiso: se Sac deve vendere, che motivo ha di investire tutti questi milioni in progetti? E poi, che tempi ci saranno per la vendita? Anche in questo caso, nessuna certezza, nessun tempo tecnico nemmeno quello necessario per un bando e un’aggiudicazione”.
Campo sottolinea come l’incontro, richiesto dall’opposizione comisana, abbia confermato le perplessità: “Nessun potere contrattuale è stato messo in atto da Sac per riportare Ryanair a Comiso. Grazie alla continuità territoriale e ai fondi pubblici messi in campo da Regione e Libero Consorzio, si tirerà a campare fino alle prossime elezioni, sperando (testuali parole usate da Sac) che qualcosa di buono arrivi! Manca qualsiasi prospettiva, competenza manageriale, e persino la volontà di investire su un piano di comunicazione efficace anziché sperare e pregare”.
La deputata M5S non risparmia critiche al presidente della Regione: “Del resto Schifani è troppo impegnato nella spartizione delle poltrone del Cda per accontentare tutti e quindi non può prendere posizione sull’aeroporto e sulla rete aeroportuale del Sud Est. Dei cinque nominati nel Cda di Sac, tre quote dovrebbero spettare a FdI, una al gruppo di Lombardo e la più pesante, con la riconferma di Torrisi, a FI. Ma Schifani temporeggia: reputa troppi i tre posti a FdI, soprattutto dopo gli scandali per corruzione che stanno travolgendo il partito di Giorgia Meloni, e vorrebbe trattenerne un altro per sé”.
Infine, Campo lancia le proposte del Movimento 5 Stelle: “Le soluzioni per noi sono solo due: strappare la gestione di Comiso a Sac per costituire una Rete degli aeroporti minori siciliani gestita dalla Regione, oppure, se Schifani non avrà il coraggio di farlo, almeno inizi a ragionare in modo meritocratico, faccia un bando che punti sui titoli e la competenza per le nomine e metta definitivamente fuori la politica da Sac”.
“Non è più il tempo di spartire poltrone innescando meccanismi clientelari che tengono il territorio ostaggio di interessi particolari. Chi ci va di mezzo sono tutti i siciliani, in particolare chi ha investito sull’aeroporto e sull’indotto che avrebbe potuto portare il Pio La Torre, e invece si ritrova con un pugno di mosche in mano”.



