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Aeroporto di Comiso: calo passeggeri, misteri su Ryanair e dubbi su Aeroitalia

Il Comitato a Difesa e Sviluppo dell’Aeroporto degli Iblei lancia un nuovo allarme: «Serve trasparenza e visione»

Dal potenziale al declino: i numeri parlano chiaro

Il vaso di Pandora è stato scoperto. Sono ormai palesi i disastri nella gestione dell’Aeroporto di Comiso, che nel 2016 aveva toccato il suo massimo potenziale con 459.469 passeggeri tra voli nazionali e internazionali. Una parabola discendente che ha portato, nel primo quadrimestre del 2025, a registrare appena 18.168 passeggeri: un crollo del 31,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Prossimi passi: SAC e Ryanair al centro del dibattito

Durante l’ultimo tavolo tecnico convocato dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa sono stati annunciati due passaggi fondamentali per il futuro dello scalo:

  • La richiesta di un incontro con SAC da tenersi subito dopo il 25 luglio, data attesa per la definizione della nuova governance della società di gestione.
  • L’avvio di un confronto istituzionale con la compagnia Ryanair, protagonista dell’improvviso abbandono dello scalo ibleo nell’estate del 2023.

Il mistero Ryanair: abbandono ancora senza spiegazioni

Il Comitato per la Difesa e lo Sviluppo dell’Aeroporto Ibleo chiede ancora chiarimenti: perché Ryanair, notoriamente interessata a operare negli aeroporti minori, ha lasciato Comiso? Cosa conteneva realmente l’accordo siglato con SAC? E cosa è andato storto?

Voci insistenti parlano di un possibile ritorno della compagnia irlandese, se solo SAC riassumesse gli impegni iniziali. «Strano, stranissimo – afferma il Comitato – che Catania, in evidente overbooking, continui ad accogliere voli Ryanair, mentre Comiso resta esclusa. È stata persino eliminata l’addizionale comunale, richiesta dal management Ryanair: vogliamo capire perché nulla si muove e se esiste ancora una via per invertire la rotta.»

Pochi partecipanti ai bandi: i dubbi su Aeroitalia

I bandi spot e d’emergenza lanciati dagli enti locali vedono poche compagnie interessate. Tra quelle in corsa, la presenza di Aeroitalia suscita preoccupazioni. «Accumula ritardi e reagisce con minacce di querela a chi esprime critiche – denuncia il Comitato –. Questo atteggiamento non giova né alla compagnia né a chi decide di siglare accordi con essa».

Il Comitato si chiede perché affidarsi a una compagnia che non risponde agli standard minimi di efficienza richiesti da un aeroporto moderno: «Perché farsi del male?»

Appello al territorio: serve un cambio di passo

«Comiso – conclude il Comitato – non può più essere trattata come la Cenerentola della Sicilia. Serve trasparenza, una strategia chiara e interlocutori affidabili. Il nostro territorio merita risposte, merita futuro».

Comitato a Difesa e Sviluppo dell’Aeroporto degli Iblei

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