Aeroporto di Comiso, Schembari: “Situazione difficilissima, Soaco non ha capacità di cassa”

(30/07/2018)

Che quella dell’aeroporto di Comiso fosse una delle questioni più spinose che il sindaco Maria Rita Schembari si sarebbe trovata ad affrontare una volta insediata, era cosa nota. I numeri, i problemi di SOACO e le prospettive societarie non lasciano presagire un futuro roseo, i fondi arrivano ma le rotte non aumentano, il pareggio di bilancio si allontana invece di avvicinarsi ed intanto Catania apre un altro terminal e fa registrare un record dopo l’altro, lasciando le briciole allo scalo ibleo.

Non appena entrata nel pieno esercizio delle sue funzioni, il sindaco Schembari aveva reso noto di voler incontrare i vertici della società di gestione quanto prima, e ora che quel confronto c’è stato parla di “ore decisive”, di “situazione difficilissima” e di “scelte cruciali”.

“Oltre che essere proprietario – spiega il sindaco – il comune di Comiso è anche socio di SO.A.CO. SpA al 35%. INTERSAC Holding SpA è l’altro socio al 65%. Su queste premesse di carattere generale, oggi viviamo la crisi di INTERSAC Holding SpA, posta dai soci IES e SAC, in liquidazione giudiziale. La liquidazione è stata avviata nel dicembre scorso ed è ancora in atto. La situazione è già gravemente compromessa, per mancanza di liquidità, ma anche e soprattutto per le scelte gestionali compiute finora. Leggo documenti firmati dal mio predecessore, l’ex sindaco Spataro, il 15 giugno, nei quali si ipotizza l’affitto dell’azienda SO.A.CO. SpA e, in una successiva lettera del 6 luglio, che tale affitto temporaneo di azienda si svilupperà limitatamente al periodo necessario ai liquidatori di Intersac Holding spa per mettere in vendita il 65% delle azioni di SOACO Spa e affinchè subentri un nuovo azionista che ricapitalizzi l’azienda. Tutte queste lettere sono inviate a ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, come se fosse stata ENAC a dare in concessione l’aeroporto a SO.A.CO. SpA. Invece, la concessione è stata data dal Comune di Comiso quale proprietario e concedente, ed è al comune di Comiso che tale autorizzazione oggi deve essere chiesta. Nulla – aggiunge – mi è stato comunicato prima dal mio predecessore, che in quel periodo, cioè quello a cavallo fra le due tornate elettorali, ha sottoscritto quale Sindaco di Comiso, atti che sarebbe stato opportuno non sottoscrivere, visto l’imminente ballottaggio”.

Per il primo cittadino, oggi SO.A.CO. si trova con una capacità di cassa talmente ridotta da non consentirle di proseguire l’attività per cui le è stata concessa la struttura. Schembari esprime “forte preoccupazione per il prossimo futuro” e sottolinea la necessità di “cercare di correre ai ripari, di salvare il salvabile”. 

Mi troverò costretta – conclude – a compiere atti e a fare delle scelte. Le uniche scelte che potranno garantire la sopravvivenza dell’Aeroporto,e lo farò dopo averle ponderate con il conforto di professionisti del settore. Presenteremo possibili alternative per cautelare il Comune di Comiso, che sottoporremo all’assemblea dei soci per le decisioni che vorrà assumere. È una fase delicata e d’urgenza, questa, che avremmo voluto evitare, ma le scelte gestionali compiute dal 2013 ad oggi hanno portato a queste conseguenze”.

Valentina Frasca

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