Identità Villarosa

Amministrazione

SINDACO

Giuseppe Fasciana

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Lavori Pubblici – Servizi Manutentivi – Polizia Municipale – Protezione Civile – Attuazione Norme Statutarie e tutto quanto non oggetto di deleghe

Sito istituzionale

www.comune.villarosa.en.it

Calogero Lavalle

Deleghe:

Vicesindaco – Bilancio – Turismo e Attività Produttive – Innovazione e Sviluppo Territoriale – Agenda Digitale – Energia – Programmazione e Fondi Europei e Regionali

Lucio Natarrigo

Deleghe:

Affari Generali e Istituzionali – Rapporti con le Università – Agricoltura – Verde Pubblico – Cultura – Servizi Cimiteriali

Isabella Carluccio

Deleghe:

Servizi Sociali – Affari Legali – Formazione del Personale – Spettacolo – Pubblica Istruzione

Cateno Lunetta

Deleghe:

Sport – Pari Opportunità –  Rapporti con le Associazioni

Villarosa, l’antico Casale di Bombunetto

in aggiornamento

La storia di Villarosa sembra avere radici molto antiche; tuttavia, il primo insediamento abitativo del quale si hanno notizie storiche documentate sorse per volere di Federico III d’Aragona in epoca medievale con il nome di Casale di Bombunetto. Dopo alterne vicende, il borgo nel XIV secolo passò sotto l’egida della famiglia Petroso di Castrogiovanni in un primo momento e del figlio di Teobaldo Petroso successivamente. Nel 1693 il centro, come altri della zona, fu distrutto da un devastante terremoto. Pochi anni più tardi, grazie all’intervento di Placido Notarbartolo Zati – che nel 1761 ottenne da Ferdinando III di Borbone il consenso per erigere la nuova città nei pressi del preesistente Casale di Bombunetto – il paese rifiorì iniziando un progressivo sviluppo.

Il patrimonio monumentale di Villarosa è legato soprattutto a pregevoli esempi di architettura sacra, come la chiesa madre del 1763 dedicata a San Giacomo Maggiore. Rilevanti però sono anche il Palazzo Sant’Anna, il palazzo ducale e l’ex convento dei cappuccini, entrambi del XVIII secolo. Segnaliamo poi la Torre dell’Orologio situata a nord-est dell’ottagonale piazza Vittorio Emanuele. Edificata nel 1849 in stile barocco, la Torre è chiusa in alto da una piramide sulla quale è presente una bandiera che mostra la direzione dei venti. All’interno del quadrante il IV in numero romano è scritto in questo “IIII” secondo un antico uso.

Se l’economia locale in passato si è basata prevalentemente sulla produzione di olive, mandorle, frumento, uva e sull’estrazione mineraria di zolfo iniziata nel XIX secolo, oggi invece la chiusura delle miniere ha favorito una lenta ma progressiva emigrazione che ne ha diminuito la forza produttiva. Tuttavia, sono fiorenti l’agricoltura e l’allevamento di bovini ed ovini, i quali vengono esposti ogni anno nella Fiera del Bestiame che si svolge nei mesi di agosto e settembre. Di recente, grazie ad una serie di finanziamenti pubblici, sono state ampliate diverse imprese operanti nei settori della manifattura e dei servizi.

in aggiornamento

Musei − Degni di nota per la conservazione delle radici locali sono il Museo d’Arte Mineraria e Civiltà Contadina e il Museo della memoria presso la Villa Lucrezia.

Biblioteche – Biblioteca comunale, via Trento snc.

Sacro e Profano – Le feste principali si celebrano ad agosto in onore del patrono San Giacomo, ma anche di San CalogeroA marzo, in occasione della ricorrenza di San Giuseppe, è tuttora diffusa l’usanza di fare il pane in Sua devozione, mentre un avvenimento che si attende con particolare interesse è la Vampa di Santa Lucia (13 dicembre). La festa in onore della Madonna della Catena si tiene l’8 settembre. Festa della Madonna delle Grazie, seconda domenica di ottobre. Fiera del Bestiame che si svolge nei mesi di agosto e settembre.

in aggiornamento

Tra i cittadini illustri di Villarosa spicca Carlo Maria Falzone (1877-1959), insigne notaio, conosciuto anche per i suoi interessi nel settore della musica. Falzone infatti si distinse per l’ideazione di un tipo di fisarmonica, definita “a piano”, e per la stenografia. Lo studioso si interessò anche alla creazione di una nuova lingua internazionale, basata su una versione semplificata dell’Esperanto, cui diede il nome di Ido.

Come arrivare

in aggiornamento

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